Nella manovra di bilancio di fine anno, è stato inserito un nuovo condono edilizio, tutto in salsa pugliese. L’associazione “Italia Nostra” parla di “condono edilizio istituzionalizzato”. “Con l’approvazione in Commissione Bilancio dell’Art. 61 sull’Accertamento di conformità-sottolinea Italia Nostra-in particolare si prevede che tutti gli interventi realizzati in assenza di permesso di costruire o SCIA, anche se vietati al momento in cui sono stati realizzati, possano essere sanati purché successivamente previsti dalla disciplina urbanistica ed edilizia comunale. Il che vuol dire che qualunque modifica degli strumenti urbanistici potrà essere fatta, anche in maniera clientelare, per sanare gli abusi precedenti ed impedirne la demolizione”. Questo emendamento definito galeotto, ha cancellato la doppia conformità richiesta dal (T.U.) testo unico sull’edilizia, per sanare un edificio abusivo, basterà che il fabbricato da regolarizzare sia in linea con il Piano regolatore generale (PRG) in vigore, al momento della sanatoria e non anche con il piano vigente all’epoca della costruzione, così come prescrive la regola nazionale. Grazie a questi giochini pericolosi, si salvarono dall’abbattimento centinaia di fabbricati abusivi, compresi gli ecomostri nella nostra Regione. “La necessità della doppia conformità -ribadisce ancora Italia Notra- è da sempre un pilastro fondamentale nella giurisprudenza della Cassazione, in evidente contrasto con quanto stabilito dal secondo comma dell’art. 61 oggi approvato. Né può bastare il riferimento della nuova disciplina regionale che, nel citato comma 2, fa salvi gli effetti civili e penali dell’illecito, giacché, in realtà, sarà possibile la condanna, ma non potrà procedersi alla demolizione una volta sanato amministrativamente l’edificio abusivo. L’intenzione di non demolire appare evidente giacché si prevede che la richiesta di accertamento di conformità per la regolarizzazione possa essere avanzata anche quando sta per scadere il termine stabilito per la demolizione; il che comporta anche la mancata sanzione da 2.000 a 20.000 euro a favore delle casse comunali per l’omessa demolizione.
Va segnalato poi l’effetto combinato derivante dall’applicazione del nuovo Piano Casa appena approvato dalla Regione, derogatorio rispetto alla disciplina urbanistica, che consente, anche per il futuro, ampliamenti e ricostruzioni di edifici legittimi o legittimati, cosicché una volta applicata la sanatoria in questione gli edifici originariamente abusivi ma legittimati potranno anche essere ampliati”. Ad oggi solo una quarantina di Comuni su 257 si sono dotati del Piano urbanistico generale (PUG), con milioni di cubature in eccesso disponibili nei PRG vecchi di 40 anni. Ecco, l’assalto per gli speculatori e la cementificazione selvaggia. Le associazioni di settore, l’Ordine degli architetti, l’Istituto nazionale di urbanistica, l’associazione Urbanit, gridano allo scandalo e alla vergogna e si attivano a ricorrere contro, perché ritengono che il varo di questa legge viola la Costituzione a danno dell’interesse collettivo e dell’ambiente. E’ già successo,come ribadito precedenza, con il “piano casa” che ha aumentato i volumi di costruzione del 35% e oltre, con la scusa di evitare il consumo di suolo, ha permesso la realizzazione di palazzi, anche di quattro piani in strade larghe meno di due metri, senza parcheggi, sovrastandone altri, i cui inquilini non vedranno mai la luce del sole. Com’è successo con la concessione delle dune costiere ai gestori dei lidi balneari ( ci sono procedure di infrazione da parte della UE in quanto le proroghe impediscono i principi di concorrenza come sottolineato dal Presidente Mattarella), o il via libera di costruzioni di grattacieli in campagna, decuplicando gli indici di fabbricazione. Certo da una Regione che si è dotata, tra le prime in Italia, di una legge sul paesaggio e poi sulla bellezza, apprezzate e riferimento di altre Regioni, non ci si aspettava una norma così sgangherata da contrapporsi alle stesse.
Michele :Lospallutpo