L’A.Ma.R.A.M. A.P.S. traccia un bilancio delle attività svolte da ottobre a dicembre e di quelle che si svolgeranno ad Altamura fino ad aprile 2024
Un primo bilancio dell’A.Ma.R.A.M. A.P.S. (Associazione Malattie Rare dell’Alta Murgia), per le attività svolte nell’ambito del progetto “Io non resto a guardare”,dedicato all’inclusione sociale, scolastica e allo sviluppo della cultura del volontariato. Si sta svolgendo ad Altamura, nel quartiere di via Corato/Parisi e terminerà ad aprile prossimo.
Il progetto, finanziato dall’avviso regionale Puglia Capitale Sociale 3.0, è aperto a famiglie, studenti, imprese locali, attività commerciali, care giver, persone con disabilità o malattia.
Fra ottobre e dicembre sono partite tutte le attività del percorso del volontariato, dell’inclusione sociale e scolastica a partire dagli istituti “Ottavio Serena”, “Nervi-Galilei” e “Roncalli”, con il coinvolgimento di oltre 200 ragazzi. Sono iniziati i work discussion, gli incontri specifici di gruppo di genitori e di insegnanti, uno spazio di contenimento ed elaborazione dei vissuti più complessi che accompagnano le relazioni di sostegno e aiuto alle fragilità. È un lavoro sulla relazione insegnante- alunno, genitore – figlio, in una dimensione di condivisione delle esperienze personali.
Sono stati anche avviati i laboratori di mito, fiaba e teatro dedicati agli alunni degli istituti scolastici collaboratori per il miglioramento della percezione del sé, la capacità di vivere con equilibrio la propria realtà emotiva in relazione a sé e agli altri, la conquista della consapevolezza, come fattore determinante per agire nei vari contesti.
Sono partite sempre per gli alunni, le prime attività di screening e di valutazione per D.S.A.
È stata riscontrata molta partecipazione al workshop “Donne e fragilità” tenutosi a partire da novembre scorso, sul coraggio di condividere, sull’intreccio di racconti di vita visti al femminile attraverso le esperienze del quotidiano. Sono stati incontri intensi, di grande condivisione ed emozione delle fragilità e delle esperienze.
Sono iniziati, inoltre, anche gli incontri sul volontariato, aperti dal CSV “San Nicola” (Centro servizi al volontariato) di Bari e dai presidenti delle associazioni aderenti al progetto. C’è stata una prima fase di conoscenza fra neo-volontari e studenti con fragilità, attraverso il gioco. In questi incontri i ragazzi hanno iniziato a conoscersi, hanno imparato ad ascoltarsi e a relazionarsi in maniera costruttiva ed efficace, stabilendo nuovi percorsi di comunicazione.
Da fine gennaio le attività per lo sviluppo del volontariato si terranno anche nella parrocchia del “Sacro Cuore”.
Nel secondo trimestre di attività i neo – volontari parteciperanno assieme ai ragazzi con fragilità ai workshop in programma sul territorio e organizzeranno momenti di aggregazione al di fuori degli istituti scolastici.
Per il prossimo trimestre sono previste le seguenti attività: “RiVivere gli spazi e RiViverli insieme”, opere di abbellimento degli spazi di comune condivisione più vivibili, fruibili e piacevoli, l’organizzazione del carnevale dei bambini e giochi musicali.
Proseguiranno anche nel secondo trimestre le attività di inclusione sociale e scolastica (laboratori e work discussion).
È in fase di preparazione, inoltre, il cortometraggio che racconterà tutti i momenti più salienti di questo percorso.
Al progetto hanno aderito altre associazioni del territorio: Autism Friendly, ACLI Coordinamento Donne Altamura, Urban, MuraCrea e MuraPlay, Gruppo Volontariato Vincenziano e la parrocchia del “Sacro cuore”.
Cinzia Decandia, referente del progetto, ha sottolineato: «Abbiamo riscontrato grande partecipazione, coinvolgimento e sensibilità nei ragazzi. Alcuni hanno autonomamente individuato dei momenti per incontrarsi e per condividere del tempo assieme al di fuori del progetto. Questo è un segnale, soprattutto fra i più piccoli, che ci carica di speranza per il futuro».