A trent’anni dalla morte di don Tonino Bello l’attualità della sua immensa visione di Pace diventa un “modus vivendi” per la salvezza dell’umanità. Un emozionante recital realizzato da Marcello Vitale e dal gruppo musicale Libre Ensemble è stato un alito di Pace, la strada per camminare con don Tonino in questa asfissiante quotidianità.
Annichiliti da uno smodato abbrutimento dell’umanità, la figura di don Tonino Bello Vescovo scomodo ,visionario, folle per certi aspetti ma di una carità incommensurabile, disarmante si erge come quercia in un deserto di indifferenza. Il bagno di sangue che si va perpetuando in questo tempo buio, scava nelle nostre coscienze, ci interpella e ci chiede di non essere spettatori inermi di massacri. E’ orribile assistere alle sofferenze di corpi infantili deturpati, al dolore della loro morte “far male ai bambini significa far male alla speranza dell’umanità”. Oggi più che mai abbiamo bisogno di uomini di Dio che ci parlino di speranza, di sacerdoti che si sporchino di polvere, che portino agli ultimi la verità del Vangelo e come una fiaccola facciano luce consumandosi. Uomini di Dio come don Tonino.
Una figura carismatica la sua che attraversa tutti i tempi lasciando scie magnifiche. Il suo modo di invocare la Pace diventa eco vitale in questa attualità dolente. A trent’anni dalla sua morte don Tonino sconvolge e coinvolge più di allora, il suo pianto oggi per i tantissimi bambini uccisi sarebbe straziante, la voglia di sporcarsi per i senza tetto immane, lui che “si lasciava sporcare dalle angosce e dalle paure di coloro che erano i dimenticati della società”. In un connubio magnifico di parole e musica, il recital dedicato a don Tonino Bello “L’utopia realizzata”è stato un faro luminosissimo presso il Teatro Sacro Cuore che ha registrato con successo il tutto esaurito.
Protagonisti della passeggiata emotiva, uno stimatissimo Marcello Vitale, la sua passione teatrale contagia i luoghi che egli stesso frequenta insieme alla sua associazione musicale, teatrale, ludica AMLET che ha collaborato al progetto editoriale di Altamura in dialogo promotore di una serie di convegni a tema tra cui “L’insegnamento di don Tonino bello”. Voce solista il soprano Annunziata Loporcaro interprete eccellente ,voce incantevole dalla capacità singolare di far riaffiorare quel bisogno di spiritualità spesso taciuta nelle nostre anime stanche. La sua diretta conoscenza del Vescovo della Pace e il carisma delle sue omelie Annunziata Loporcaro non voleva tenerle solo per sé, dedicò un concerto a don Tonino dopo la sua morte e successivamente insieme ad altri musicisti che ne abbracciarono gli intenti, fondò il gruppo “ Libre Ensemble” per portare ovunque il pensiero di don Tonino.
Il pubblico ha percepito l’armonia e la sintonia tra voce narrante , voce solista e musicisti, il collante è il nobile ideale di un Uomo che sognava la Pace. Marcello Vitale ci ha letteralmente presi per mano o meglio per l’anima e ci ha trasportato nel pensiero di don Tonino non trascurando ,come suo solito, di penetrare nel significato profondo delle parole che in questo tempo vivono di indefinite confusioni. Le parole : pace, non violenza, disarmo, caritas sine modo (amore senza misura), si sono susseguite e inseguite nei testi del Vescovo assertore di una pace frutto della giusizia, e nei monologhi intensi e raccapriccianti di Marcello Vitale. Passato e presente fusi nell’inadeguatezza di alcuni concetti (guerra preventiva,missili intelligenti,guerra per la libertà, guerra per la pace)e nella speranza sempre giovane del disarmo e di quella non violenza attiva criterio di prassi cristiana. La parola “PACE” ha echeggiato per circa due ore in un teatro in devoto silenzio e ha fatto breccia negli animi stanchi di barbarie e increduli di fronte ad uragani di guerra. Le note suggestive dei brani eseguiti hanno rincarato la dose emotiva, mi piace citarne alcuni, Gabriel’s oboe di Morricone , Angelo Biondo,Ave Maria Tango, qui ho maggiormente captato l’intensa interpretazione della bravissima Annunziata Loporcaro accompagnata da musicisti di altrettanto valore: Franceco Marcello Sette(percussioni), Davide Giove (flauto traverso e voce), Antonino Scordino (pianoforte,tastiere), Nicola Moramarco (chitarra).
Un canto che si è trasformato in preghiera accorata capace di smuovere anche gli animi più assopiti. La Pace è un monito salvifico che necessita di farsi strada tra le innumerevoli sofferenze di una civiltà disumanizzata. Guardiamo a don Tonino come fiaccola ardente di Pace, frutto della giustizia che in ebraico significa amore e mettiamoci in cammino sulle strade del rispetto, del perdono e sentiamoci pacifisti non nelle piazze ma come ci esorta don Tonino “là dove si forma la gente con le strategie della non violenza attiva e la si educa a vivere in una comunità senza esercito e senza armi”.
Grazia Lorusso