Dal 1232 al 1986 è esistita la Prelatura di Altamura, fondata da Federico II e riconosciuta dal papa Innocenzo IV nel 1248. I primi Altamurani chiesero all’imperatore di dedicare la Cattedrale in costruzione alla Madonna assunta in cielo. La fede nell’Assunzione si diffuse in Oriente e in Occidente dai primi secoli della Chiesa cattolica e ortodossa. Dopo il Concilio di Efeso del 431, che proclamò Teotokos, Madre di Dio, la SS. Vergine Maria, furono costruite chiese e immagini, dedicate all’Annunziata di San Luca e all’Assunta, con la corona di 12 stelle secondo la visione di San Giovanni. Greci e Latini, che vennero a popolare l’Arcipretura, erano cristiani già credenti nella risurrezione di Maria nel momento della morte. La fede ortodossa parla di “Dormizione”, quella cattolica di Assunzione al cielo in corpo e anima. Questa verità, proclamata dogma nel 1950 dal papa Pio XII, è sorta fin dai primi secoli, come testimoniano alcuni Padri della Chiesa. Ignazio, Giustino, Ireneo, discepoli degli Apostoli, che presentano Maria Vergine come la nuova Eva, unita al nuovo Adamo-Cristo. La Madonna ricostituisce in sé il legame dell’umanità con la Divinità, che era stata distrutta con la disubbidienza originale. “Felix culpa” la Chiesa canta nell’“Exultet” della Veglia di Pasqua per esprimere la gioia per la misericordia divina. S. Agostino pronunzia quelle parole di felicità: la prima colpa ha generato la misericordia di Dio con la nascita dell’Immacolata e del Messia. Quella gioia è vissuta ancora dalla devozione mariana. La maestosa Cattedrale di Altamura per 786 anni e sette mesi ad oggi, ha glorificato la Regina del cielo.
Con la nuova Diocesi la venerazione alla Madonna del Buoncammino si è diffusa ai fedeli dei sei paesi, che sono riuniti spesso nel suo Santuario per le manifestazioni diocesane. Il mese di Maggio, dedicato a Lei, è una tradizione popolare di tutti luoghi del territorio. Esso fu proclamato nel 1725 dal gesuita padre Annibale Dionisi, con queste parole: “Il mese di Maria sia il mese di maggio consacrato a Maria con l’esercizio di vari fiori di virtù. Ogni luogo sia santificato con la preghiera del Rosario davanti all’immagine della Vergine”. Il Rosario è la preghiera più comune per la sua semplicità, come se si offrisse una ghirlanda di rose attraverso la contemplazione dei Misteri, che narrano la vita della Madre e del Figlio. Coloro che pregano con il Rosario percorrono i momenti gioiosi, dolorosi e gloriosi per meditare l’eterna misericordia di Dio. La storia del Rosario inizia nel Medio Evo nel XIII secolo quando Alfonso X, re di Castiglia, “celebrava Santa Maria come Rosa delle rose, fiore dei fiori, luce dei Santi e dei cieli”. La venerazione alla SS. Vergine è più diffusa a maggio perché è il mese dei fiori e delle rose per lo splendore della primavera, che profuma e abbellisce il creato con migliaia di colori. San Domenico da Guzman, fondatore dei Predicatori nel 1216, ebbe una grande devozione della Madonna, che inculcò tra i domenicani. Dal 1295 fino al 1366 il beato domenicano Enrico Suso così si esprimeva nella preghiera alla Madre di Gesù: “ Sia benedetta tu, aurora nascente, sopra tutte le creature, benedetto il prato fiorito di rose rosse del tuo bel viso, ornato con il fiore rosso rubino dell’Eterna Sapienza”. Nello stesso tempo nasceva la Corona del Rosario con la recita delle “Ave Maria”, offerte come rose alla Vergine Santa. Il 7 ottobre 1571 il papa San Pio V, domenicano, istituisce la festa di Nostra Signora della Vittoria perché attribuisce all’intercessione della Beata Vergine Maria la vittoria della Lega Santa contro la flotta turca nella battaglia di Lepanto. Qualche anno dopo il successore Gregorio XIII titola quella solennità “Festa del Rosario”. Le immagini della Madonna del Rosario si diffondono in Santuari e chiese, che invitano a pregare con la corona tra le mani, come fanno la Madre e il Figlio bambino nel donare il Rosario a S. Domenico e Santa Caterina da Siena. Ad Altamura la devozione alla Madonna del Rosario è sorta nel 1574 con la Confraternita della Beata Vergine del SS. Rosario per opera dei Domenicani nella loro Chiesa di San Rocco, poi denominata di San Domenico. Gioacchino Murat, re di Napoli, nel 1808, sopprimeva i conventi. I domenicani dovettero lasciare Altamura. La Confraternita continuò la sua vita religiosa con la venerazione alla Madonna del Rosario. Non vi era una festa esteriore, che è sorta con l’istituzione della parrocchia di Pompei nel 1966, che il 7 ottobre con la novena e la processione venera la Santa Madre e Gesù bambino con grande solennità
Vincenzo Basile