Il 30 giugno scorso sono iniziati i lavori del secondo stralcio per il restauro e il risanamento conservativo della nostra villa comunale. I lavori sono stati aggiudicati dalla società Essedi Costruzioni Srl e dalla SA.VI Impianti Società cooperativa, che ha presentato un’offerta pari a € 571.616,37, con un ribasso di circa il 30%. Il 5 marzo scorso abbiamo pubblicato sull’argomento un articolo dal titolo: “Villa comunale di Altamura i lavori di restauro e risanamento conservativo con cementificazione e tagli di alberi sono un obbrobrio. La corsa all’abbattimento degli alberi in una città cementificata sembra ineludibile in barba alle norme vigenti”.In questo articolo sottolineavo che “si modifica la vecchia sagoma sottraendo verde pubblico alla città abbattendo indistintamente alberi per creare delle enormi scalinate inutilizzate e che metteranno in difficoltà l’accesso agli anziani che saranno i maggiori fruitori dell’opera soggiogati doppiamente dalla soppressione dei bagni pubblici. Si poteva prevedere una più facile e migliore accessibilità per i disabili che non può essere considerata di secondo piano.
Il progetto comunque doveva preventivamente essere preso in visione dal sindaco e dalla giunta che in questo caso erano i committenti in questo caso di sono resi complici di questo immane obbrobrio che si sta realizzando. Quella scalinata “era e doveva rimanere un semplice percorso pedonale di collegamento verso il quartiere a sud. Piuttosto sarebbe stato più utile cercare, in aggiunta, di realizzare un percorso di collegamento per le carrozzine,che invece,saranno costrette a fare lunghi giri per arrivare in villa. Ci aspettiamo qualche altra idea “geniale” per il collegamento con piazza Zanardelli.” “Questo succede quando la supponenza dei progettisti incaricati,li porta a chiudersi a riccio e a fare da soli. Purtroppo il danno è fatto. Lo sradicamento di alberi in città sembra una corsa ineludibile, sia nelle aree pubbliche che in quelle private, via dei Mille,Hotel via Matera, senza regole e non è dato sapere se l’ufficio ambiente ha autorizzato,siamo in zone dove nidificano i falchi grillai, specie protetta. Sarebbe stato corretto per la tutela del verde pubblico, quel poco che rimane, che i responsabili, dopo il taglio, ripiantassero gli alberi più o meno delle stesse dimensioni di specie autoctone”. “ Per il valore che rappresenta quella villa per i cittadini e soprattutto per quella partecipazione e condivisione, segno di democrazia, tanto predicata e sbandierata prima in campagna elettorale e poi durante la legislatura dalla precedente giunta Melodia, prima del progetto esecutivo, si sarebbe dovuto avviare un confronto tra cittadini, associazioni, tecnici ed esperti.
Non c’è stata nessuna rivendicazione da parte di cittadini e associazioni, non c’è stato nessun dibattito in Consiglio Comunale, ma una semplice contestazione da parte dell’opposizione che non era stata coinvolta e ne metteva in discussione il progetto e la della maggioranza aveva risposto che era stata la Soprintendenza ad imporlo. Risposta molto discutibile da parte di alcuni tecnici. Un fatto è certo, che è stata persa una grande occasione per fare un progetto organico e di più largo respiro in quell’area, se ne parla da anni, con un confronto pubblico si tratta di un bene importante”. I cittadini, come dai fatti, non sono stati coinvolti, ora alcuni, soprattutto anziani, lanciano un appello al SINDACO VITANTONIO PETRONELLA affinché faccia costruire il bagno pubblico, che non è stato previsto nel progetto, il vecchio fatiscente è stato abbattuto. La richiesta è giustificata dall’esigenza degli anziani, che sono i più assidui frequentatori di quell’area verde e che hanno dei bisogni legati all’età. Voglio anche ricordare che il bagno pubblico può servire anche ai turisti, che sotto gli occhi di tutti, vediamo fare la fila per usare il bagno di via Matera e certamente non è un bel vedere in una città civile che ha ambizioni di essere turistica, senza adeguati servizi pubblici, dai parcheggi ai bagni pubblici.
Michele Lospalluto