Venerdì 14 presso l’Agriturismo Posta Mangeri di Corato ore 20,30 e sabato 15 presso lo Jazzo Corte Cicero di Altamura alle ore 20,30 Piccola Banda Ikona e alle 21,30 sarà presentato il progetto THE DIGNITY ROAD( La strada della dignità). Quello che rappresentano La Piccola Banda Ikona è un Mediterraneo ostinato, combattente, resistente, che non si arrende mai. Ostinato come la ripetizione in musica che diventa stordimento, trance e rituale a cui abbandonarsi. Il nuovo disco “Mediterraneo Ostinato” è cantato in Sabir l’antica lingua del Mediterraneo che vive con le sue composizioni originali che attingono anche dal grande patrimonio della letteratura del Mediterraneo, da Calvino, a Pasolini, a Alda Merini, da Matvejevic a Machado e Kavafis, da Cecco Angiolieri a Rilke, al poeta curdo Abdulla Goran. Quello di Dignity Road è un viaggio di solidarietà attraverso la musica del Kurdistan e l’esperienza internazionale dei musicisti della GANI MIRZO BAND, uno spettacolo retto da ritmi con sei musicisti sul palco e forme visive con l’artista curdo-americano Lukman Ahmad che si produrrà in azioni di “live painting”. Questa iniziativa spettacolo nasce per realizzare un progetto di solidarietà e sostegno al campo profughi di Domiz in Duhok (Iraq) e alla fondazione musicale MIRZO in Kurdistan, per aiutare i bambini che studiano musica, per motivarli con l’arte e la musica, difronte alla desolazione e alla tristezza di vivere in un campo profughi. Il percorso della dignità è anche sostegno alle donne curde yazidi, recentemente liberate da Daesh, che si trovano attualmente nel campo profughi di Domiz. Sono tutte donne che sono state trattate come schiave sessuali o ridotte a schiavitù, perseguitate e torturate dallo stato islamico (ISIS). L’artista Lukman Ahmad:Attraverso espressionismo e l’immaginazione, presenta lo spettro dell’esperienza umana e invita lo spettatore a conoscere un’altra cultura. Da un pennello,musica, danza, risate, sofferenza, compassione e passione, incitano l’occhio dello spettatore a sperimentare la storia di un popolo, un popolo dimenticato e senza nazione, ma che ha conservato una cultura ricca e piena. Siriano di nascita, Lukman riflette l’esperienza curda e l’esperienza umana. Autodidatta e profondamente in contatto con il suo popolo e con l’intreccio delle culture circostanti, Lukma esprime l’immaginazione e le esperienze con autenticità, lasciando che siano il colore e il movimento a raccontare la storia, sia essa di dolore o di felicità, di contemplazione o di passione. Combina e simbolismo e immaginazione, colore e ritmo, per trasportare lo spettatore nel mondo che ha vissuto e nelle emozioni di cui è stato testimone. Con oltre 45 mostre in vari Paesi, tra cui Siria, Turchia, Kurdistan Kurdistan iracheno, Svizzera, Libano e Stati Uniti, l’artista si sforza di trasmettere questo spettro di vita. Le gallerie e le esposizioni hanno spaziato da mostre personali come a Washington D.C. con la Foundary Gallery (2012), l’edificio della Voice of America (2015) e la Jerusalem Fund Gallery (2013); e mostre collettive, come la West Branch Gallery and Sculpture Park di Stowe, Vermont (2016), Artomatic nel Maryland (2012, 2015 e 2016), il Museo d’Arte Ackland con l’Università della Carolina del Nord (2011) e il Workhouse Art Center in Virginia (2014). The Jerusalem gallery, Washington DC (2013-2019) e Art fabbrica, VA (2022).
Il lavoro di Lukman
Lukman è arte con uno scopo. Con ogni mostra, non perde di vista il valore dell’arte e il suo ruolo nell’esperienza umana. Il suo lavoro riflette questo valore come percorso di comprensione di se stessi e del proprio ambiente, come metodo per mostrare l’esperienza curda e per rimuovere conflitti e sofferenze. Scopo, valore e visione, attraverso il simbolismo, l’espressionismo e il colore.
Attraverso la sua esperienza, che ha iniziato a cambiare dopo lo scoppio della guerra civile in Siria, in particolare nella lotta contro il terrorismo nella sua regione curda nel nord-est della Siria, cerca di evidenziare le violazioni dei diritti umani durante le guerre.
Insieme ai suoi dipinti colorati e alle sue emozioni espressive, il colore nero offre anche la tragedia della morte e la speranza insieme nei suoi dipinti attuali.
La sua esperienza non dipende solo dall’aspetto estetico ma anche dalla sua dimensione culturale e dalle modalità di utilizzo degli strumenti culturali e cognitivi per fare dell’arte un approccio positivo a una cultura civile basata su valori umani di rispetto e accettazione dell’altro e che va oltre la raffinatezza estetica dell’opera artistica. Ci sarà un’asta delle opere dell’artista Lukman, il cui ricavato sarà utilizzato per interventi sociali.
Michele Lospalluto.