Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle fonti
Verso le elezioni comunali del 14-15 maggio 2023
Alla vigilia delle elezioni amministrative nei Comuni di Altamura, Acquaviva delle fonti e Poggiorsini, sentiamo l’importanza di sottolineare la necessità di esercitare sempre il diritto democratico del voto per affidare i nostri Comuni ad amministratori responsabili e qualificati.
La disaffezione nei confronti della politica non può e non deve vincere sul diritto di ciascuno di scegliere la guida istituzionale che ne determinerà regole, servizi e qualità della vita per i prossimi anni.
Ai cittadini viene chiesto di andare alle urne e ai candidati sindaci e consiglieri di avere in testa e nel cuore i veri problemi delle persone….
Il voto è una responsabilità di tutti per il futuro. Per questo non possiamo esimerci dall’effettuarlo, saremmo responsabili del vuoto di rappresentanza dei nostri quartieri.
Pur nei limiti dell’attuale legge elettorale, è importante valutare nell’individuazione del candidato/a da sostenere, sia il percorso personale, professionale e politico (effettiva preparazione, impegno per il bene comune, volontariato, coerenza di vita…) sia gli impegni progettuali e concreti che ritiene prioritari per il bene del Paese.
“Il voto è un diritto e un dovere da esercitare con consapevolezza. Siamo chiamati a fare discernimento fra le diverse proposte politiche alla luce del bene comune, liberi da qualsiasi tornaconto personale e attenti solo alla costruzione di una società più giusta, che riparte dagli ultimi e, per questo, possibile per tutti, e ospitale. Solo così può entrare il futuro!” (CEI nel 2022)
Chiediamo ai futuri eletti di non dimenticare mai l’alta responsabilità di cui sono investiti: essere i rappresentanti di una comunità con cui continuare a interagire, ascoltare, far partecipare. Il loro servizio è per tutti, non solo per coloro che li hanno votati, e in particolare ricordiamo i più fragili e chi non ha modo di far sentire la sua voce.
Riscopriamo e riproponiamo i principi della dottrina sociale della Chiesa: dignità delle persone, bene comune, solidarietà e sussidiarietà quali pilastri imprescindibili del vivere civile.
Come Chiesa locale ricorderemo sempre questo a tutti e continueremo a indicare, con severità se occorre, il bene comune e non l’interesse personale, la difesa dei diritti inviolabili della persona e della comunità.
Buon voto a tutti, dai diciottenni ai più anziani tra noi…
Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro.