La Santa Pasqua è tempo di festa e di gioia; tuttavia, per molti ucraini anche quest’anno, il rumore delle bombe e dei carri armati probabilmente coprirà ogni senso di festa.
La Pasqua è un momento di celebrazione e riflessione, ma per molti in Ucraina è anche un momento di paura e incertezza. Quest’anno, gli ucraini festeggiano la Pasqua nel mezzo di una guerra in corso con la Russia. Nonostante il pericolo e la distruzione che la guerra porta, gli ucraini hanno trovato speranza nel Cristo risorto, un promemoria della nostra vittoria oggi. In Ucraina, la Pasqua è diventata un simbolo di resilienza e forza di fronte alle avversità. Ci ricorda che anche in mezzo alla guerra possiamo ancora trovare gioia e pace attraverso la fede in Gesù Cristo. Celebriamo la Pasqua come un’opportunità per guardare al futuro con ottimismo, onorando anche coloro che hanno sacrificato così tanto per portare la pace nella loro patria.
La presenza di Cristo per noi è fonte di forza e di speranza per molti. La sua presenza si fa sentire nei momenti di paura, incertezza e dolore. Sappiamo che Egli attraversa le nostre porte chiuse e ci porta conforto nei momenti di sofferenza. Ci aiuta a trovare coraggio quando ci sentiamo sopraffatti dalle fatiche della vita e ci dà speranza quando ci sentiamo disperati. L’amore di Cristo ci ricorda che qualunque cosa affrontiamo, Egli sarà sempre lì per guidarci attraverso di essa.
La guerra e la Pasqua sono due forze apparentemente opposte che danno forma alla narrazione della vita di Cristo. Da una parte abbiamo la tragedia della guerra, con la sua violenza e distruzione, mentre dall’altra abbiamo la Pasqua, tempo di rinascita e rinnovamento. Ma tra questi due poli c’è un potente dinamismo pasquale che ci permette di affrontare il male con speranza. Questo è un viaggio di trasformazione dalla morte alla vita, dalla disperazione alla gioia, dall’oscurità alla luce. Attraverso questo dinamismo pasquale, la vita di Cristo assume un nuovo significato mentre ci viene ricordato che anche di fronte al male c’è sempre speranza di redenzione e risurrezione. Gesù Cristo non ha elaborato nessuna teoria per spiegare l’esistenza del dolore e della sofferenza nel mondo. L’ha combattuto sanando il dolore degli altri e lo ha assunto, imparando «l’obbedienza dalle cose che patì» (Eb, 5, 8-9).
Auguro a tutti una Pasqua benedetta piena di gioia, pace, salute, prosperità, fedeltà, amore, amicizia e molte altre benedizioni! Buona Pasqua!
don Mykhaylo Melnyk