In una Città che presenta oggettivamente il problema dei contenitori culturali, può, il centro storico, con i suoi claustri, con i suoi vicoli, sopperire a tale mancanza?
Una risposta a tale interrogativo è giunta dall’evento che si è svolto il 21 marzo in via Giandonato Griffi, in prossimità dell’imponente Palazzo Baldassarre: la mostra fotografica del giovane e talentuoso cineasta e fotografo altamurano Gerry Ciccimarra, dal titolo “C’era una volta una bougainvillea”, organizzata e promossa dal Movimento Culturale Spiragli.
L’evento ha rappresentato la prosecuzione ideale di uno spettacolo di prosa, musica e poesia che l’associazione culturale altamurana, nata nel lontano 2010, ha portato in scena proprio in via Griffi lo scorso luglio, nel corso di due serate: il 14 e il 19. Uno spettacolo scritto da Bartolomeo Smaldone per omaggiare un grande maestro artigiano, Saverio Creanza, e il suo forte legame sentimentale con una bougainvillea, con la sua bougainvillea, cresciuta, curata, accudita come una figlia per circa un trentennio.
Ciccimarra ha colto con la sua macchina fotografica l’incanto e la sospensione di una delle due serate, quella del 19 luglio, consegnando allo sguardo dei visitatori la bellezza di quei momenti sotto forma di arte, in modo che restassero incancellabili nel tempo.
L’allestimento di questa mostra fotografica, che conta 37 scatti e che resterà a disposizione di chi volesse visitarla sino al 21 maggio, è stato curato dalla ditta Sistemalab, e rappresenta un esempio virtuoso di come da un evento culturale possa generarsene un altro: è stato possibile, infatti, grazie a tutti quelli che hanno acquistato, lo scorso settembre, le foto della mostra “Quando la vera Catalogna non è Barcellona”, di Oscar Ramirez Dolcet, compresa nel programma della rassegna “ITACAT” (Italia Catalogna), il gemellaggio internazionale organizzato dal Movimento Culturale Spiragli in collaborazione con l’associazione culturale catalana Etcètera.
Nella cornice della serata inaugurale del 21 marzo, ricorrendo anche la Giornata Mondiale della Poesia, Bartolomeo Smaldone, accompagnato alla chitarra da Michele Santarcangelo, ha reso omaggio alla più antica e nobile delle arti eseguendo una lettura di cinque poesie, di altrettanti diversi poeti del ‘900 italiano: Pascoli, D’Annunzio, Moretti, Sanguineti e Caproni.
Il pubblico presente, intervenuto nonostante il freddo tutt’altro che primaverile, ha potuto riassaporare le atmosfere d’un tempo antico, in cui erano pochissime le automobili e tanta la voglia di fare cerchio e abbandonarsi all’ascolto dei racconti e dei buoni sentimenti.
Michele Lospalluto