Torna puntuale una data che interpella donne e uomini alla instancabile conquista di diritti inviolabili per una umanizzazione che va al di là di ogni differenza, parità ,diversità. Quest’anno più che mai l’8 marzo simboleggia il dolore delle donne, le discriminazioni, i lutti atroci, le violenze inaudite in un vortice universale di macerie fisiche e psicologiche. Come si può ancora definirla festa? Non lo è mai stata e la storia ce lo insegna. Ma il “coraggio”delle donne è sempre in prima linea e nella sua ordinarietà diventa straordinario.
La Conferenza stampa del 6 marzo presso la Sala Conferenze dell’Ex Conservatorio Santa Croce ha dato ufficialmente il via al “Mese delle Pari Opportunità” giunto alla sua V Edizione. Una interessante e seguitissima iniziativa socio-culturale proposta dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Altamura che in questi anni ha visto nella sua Presidente Angela Miglionico una referente sensibile, attenta e premurosa verso le realtà che si sono interfacciate in questo progetto, a lei gratitudine immensa. La validissima presenza della Commissaria Prefettizia dott.ssa Mariarita Iaculli ha fatto sì che le programmazioni si svolgessero seguendo la direttiva solita e questa scelta di continuità ha deposto a suo favore con unanime compiacimento , stima e gratitudine. Un grazie di cuore anche alla dott.ssa Ketty Incampo per aver coordinato i lavori. Le numerose Associazioni , Istituzioni scolastiche e altri Enti si sono ritrovati a questo appuntamento consapevoli che non sono mai eccessivi i momenti di riflessione per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono state oggetto e sono ancora, in tutte le parti del mondo. Non possiamo omettere il velo di tristezza che accompagna, in questo anno oberato di devastazioni di ogni genere, le già contraddittorie riflessioni sulla condizione femminile. Sì perché mentre da un lato decliniamo parole come coraggio, conquista, determinazione, raccontiamo profili di donne straordinarie, dall’altro la violenza di genere non sembra diminuire, è un incubo infinito, mentre ne parliamo un uomo sta facendo del male ad una donna, la conciliazione famiglia-lavoro è sempre difficile, la rappresentanza femminile a livello decisionale fa ancora fatica ad emergere in molti contesti sociali. Gli eventi che compongono questo fitto calendario del “Mese delle Pari opportunità” sono lo specchio reale di un tempo storico sconcertante ,i venti di guerra non accennano a rallentare anzi diventano uragani di morte, non possiamo non piangere con le madri della tragedia di Curto, non possiamo indossare il velo dell’indifferenza per le drammatiche vicende delle donne iraniane ,non possiamo non provare dolore di fronte all’immane distruzione di un terremoto e l’acre odore di morte che porta con sé. Molti eventi in cui predomina l’arte sono il segno tangibile però che la bellezza e il talento si fanno varco tra le tante criticità, crediamo sempre che “la bellezza salverà il mondo” e troveremo un’ancora di salvezza contro solitudini e depressioni. Nonostante le mimose siano destinate a morire prematuramente per elargirle invano, nonostante l’8 Marzo sia associato ad una errata terminologia , ancora in molti nel 2023 usano l’espressione “Festa della donna”, impegnamoci come associazioni a divulgare messaggi corretti ed educativi ovvero che la “Giornata internazionale dei diritti delle donne” vuole riportare l’attenzione sulle donne, sui loro diritti, sulla parità di genere e su tutti quei temi che ancora oggi sono irrisolti. Siamo tutti interpellati a non dimenticare la storia , a farne tesoro per ricordare alcune conquiste e a non demordere dal confronto, e soprattutto dalla solidarietà. Buon lavoro a tutte noi impegnate nel sociale, dotate di innata sensibilità e solidarietà femminile, a noi che nel nostro piccolo vogliamo cambiare il mondo, a noi che abbiamo spalle larghe per sopportare il dolore e aumentare il coraggio, a tutte le donne che hanno lottato ieri, lottano oggi e lotteranno domani. Ricordo alla cittadinanza che l’accesso agli eventi è libero e gratuito.
Grazia LORUSSO