“Il gioco d’azzardo” un fenomeno gravissimo tra vergogna e negazione
Il gioco d’azzardo rappresenta da anni una problematica che in pochi hanno voluto affrontare con serietà e decisione sia a livello Nazionale che a livello territoriale e locale. Nonostante alcune iniziative di denuncia e sportelli di ascolto e contrasto , il fenomeno continua la sua esplosione. Se si pensa che il settore del gioco d’azzardo contava nel 2021 su una raccolta di 110 miliardi di euro , nel 2022 si registra una crescita fino a 140 miliardi di euro. Colpisce il fatto che, su oltre 29 milioni di conti gioco online attivi in Europa a fine 2021 , ben 9 milioni sono riconducibili al nostro paese. Un boom che, in assenza di un quadro normativo serio di contrasto sta provocando danni sanitari e sociali pesanti per tantissimi cittadini. Infatti, l’Istituto superiore di Sanità in Italia indica in oltre 1,5 milioni di giocatori “problematici” 1,4 milioni a rischio “moderato” e 2 milioni a “basso rischio” . Cifre enormi , considerando anche le famiglie di questi giocatori , che devono sopportare le pesanti conseguenze , non solo economiche, del gioco d’azzardo. Ricordiamo solo come il gioco d’azzardo sia una delle principali cause di indebitamento, ed abbia conseguenze devastanti nei rapporti famigliari ed affettivi. In misura proporzionata alla crescita del settore sono aumentati così i costi sanitari, sociali, relazionali e legali . Nonostante le diverse inchieste della magistratura e della stessa commissione antimafia evidenziano che il business del gioco d’azzardo costituisce un interesse specifico di infiltrazioni delle grandi organizzazioni criminali e che anche l’espansione del gioco d’azzardo legale non si riesce da anni a contenere questa onda oscura che si dirama con sempre più forza anche nel mondo della usura. Purtroppo la politica resta spesso silente ai problemi scatenati dalle patologie che il gioco d’azzardo si trascina anche quando si tratta di fare prevenzione o semplicemente fare applicare delle disposizioni di contrasto . Sempre poche sono le amministrazioni locali che sono intervenute sulla regolamentazione effettiva della offerta facendo applicare regolamenti specifici quali ,i termini di distanze dai luoghi sensibili (scuole, parrocchie, centri ricreativi e sportivi) e orari di apertura e tra queste purtroppo quasi la totalità delle nostre realtà locali del territorio murgiano sono assenti . Riteniamo che bisogna riprendere con forza questo tema tra le priorità di politica sociale anche ad Altamura creando una rete di condivisione tra associazioni, parrocchie, istituzioni pubbliche e scolastiche oltre che la Asl del problema che “ c’è “ , esiste, e sta corrodendo migliaia di cittadini e le loro famiglie alle prese di una sorta di vergogna e di negazione del problema che ha raggiunto invece livelli di vera e propria patologia per centinaia anche di nostri concittadini .Tutto questo non va dimenticato che si innesta anche in un momento di forte incertezza socioeconomica e dell’impoverimento di sempre più ampie fasce di popolazione terreno fertile per la espansione e diffusione ancora più devastante del fenomeno dell’azzardo come soluzione individuale , invece di affrontare i veri problemi strutturali in maniera razionale e collettiva senza emarginarsi della società . Riteniamo per questo sia importante rimettere nella agenda della politica cittadina in prossimità delle elezioni amministrative di primavera , il tema del gioco d’azzardo tra le priorità sociali e della cultura trasversale da affrontare anche con l’incontro razionale e di coinvolgimento tra diverse generazioni e fasce di età interessate dal fenomeno ad iniziare dalla scuola e monitorando senza minimizzare il fenomeno come troppo spesso è già avvenuto in passato e che rischia di portarci ad un livello di un non ritorno. Non giochiamoci il futuro.
Michele Micunco