Storia dell’Università di Altamura, Aracne edizioni di Barbara Raucci
Il 9 dicembre 2022, ore 18.00, nella sala degli stemmi del Museo Diocesano di Altamura (ingresso sotto arco accanto a Cattedrale) si terrà la presentazione del libro di Barbara Raucci Chierici, sperimentatori, rivoluzionari, Storia dell’Università di Altamura – Aracne edizioni.
Porgeranno i saluti: 𝐑𝐨𝐬𝐚 𝐌𝐞𝐥𝐨𝐝𝐢𝐚, Sindaca di Altamura, 𝐌𝐨𝐧𝐬. 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐑𝐢𝐜𝐜𝐡𝐢𝐮𝐭𝐢,
Vescovo della Diocesi di Altamura – Gravina e Acquaviva delle Fonti.
Dialogheranno con l’autrice Giuseppe Dambrosio, presidente del Circolo delle Formiche, Francesco Paolo de Ceglia, docente di Storia della Scienza Università degli Studi Bari, Domenico Rajola Pescarini, discendente di Luca de Samuele Cagnazzi e gestore della Dimora Cagnazzi, Arcangela Vicenti, presidente del Coordinamento “Altamura Leonessa di Puglia”. Coordinerà Pasquale Dibenedetto, giornalista.
L’Università di Altamura viene istituita nel 1747 da Carlo di Borbone e, come afferma nella prefazione del libro, Paolo de Ceglia, “fu in effetti il primo ente per l’alta formazione creato nella provincia del Regno: in realtà, per mettere fine a contese di natura giurisdizionale, ma di fatto creando un unicum, a cui anche altrove avrebbero presto guardato”. A promuoverla è il cappellano maggiore Celestino Galiani, personaggio di rilievo della politica del tempo, distintosi per la modernità delle vedute culturali. Chi attua questo progetto ambizioso è l’arciprete della chiesa palatina Marcello Papiniano Cusani, già prefetto degli studi dell’Università di Torino, noto negli ambienti accademici ed ecclesiastici per le competenze giuridiche e morali e per lo spirito “riformatore”. E’ lui a organizzare i lavori e a diventare primo rettore della neonata università.
Tra i più rinomati insegnanti Giuseppe Carlucci, prelato della Chiesa locale e docente di Matematica e Filosofia naturale. È autore del “Ragionamento Filosofico intorno al moto della terra”, un’opera che, con estrema chiarezza, illustra il sistema newtoniano e la sua validità scientifica.
Accanto a discipline umanistiche si studiano quelle giuridiche, mediche e, in seguito, i principi delle scienze matematiche, della chimica, della botanica e della mineralogia in rapporto soprattutto all’agricoltura, come volle esplicitamente l’arciprete Gioacchino De Gemmis, arcidiacono di Terlizzi, sul solco dell’insegnamento di Antonio Genovesi. Durante il suo rettorato, l’istituto raggiunge il suo massimo splendore grazie anche all’apporto di Vitangelo Bisceglia, moderatore dei Regi studi, nonché braccio destro del rettore, che promuove ricerche botaniche e, a tal fine, fa probabilmente realizzare un piccolo laboratorio per analizzare i campioni di erbe della flora della provincia di Bari e istituisce un piccolo orto botanico ad uso dell’Università.
Centrale è la figura di Luca de Samuele Cagnazzi. Studioso di matematica, statistica, economia, membro di molte Accademie scientifiche, è Arcidiacono della Cattedrale di Altamura, docente dell’Università di Altamura e poi dell’Università di Napoli. Scrive due opere fondamentali e importanti: “Elementi di economia politica” e il “Saggio del Regno di Puglia”. Utilizza le proprie collezioni di minerali ed altri oggetti scientifici e fabbrica da sé alcuni strumenti per le dimostrazioni didattiche e per la ricerca. Viene istituito anche un Osservatorio meteorologico per raccogliere dati sul clima della Murgia. Da ricordare anche Giambattista Manfredi. Studia Belle Lettere, Filosofia e Giurisprudenza presso l’Università di Altamura e, dopo alcuni anni, gli viene affidato l’insegnamento di Filosofia naturale. E’ socio corrispondente del Reale Istituto d’Incoraggiamento di Napoli e della Società italiana di Livorno, socio ordinario della Società Economica di Bari e corrispondente di quella dell’Abruzzo Ulteriore.
SCHEDE BIOGRAFICHE DEI RELATORI
Francesco Paolo de Ceglia insegna Storia della scienza presso l’Università di Bari “Aldo Moro”. Studioso e divulgatore del pensiero scientifico moderno, è autore di numerosi articoli scientifici pubblicati su prestigiose riviste internazionali, nonché di una decina di volumi, tra cui, “La Pitonessa e il pirata e l’acuto osservatore”. Per Einaudi ha pubblicato “Il segreto di San Gennaro, Storia naturale di un miracolo napoletano” (2016). Un particolare cenno va fatto ad un corposo volume pubblicato nel 2007 dal titolo “Scienziati di Puglia dal V secolo a.C. al XXI secolo”, che raccoglie le biografie intellettuali delle principali personalità che si sono distinte nella regione nello studio delle scienze.
Barbara Raucci fa parte del centro interuniversitario di ricerca “Seminario di Storia della Scienza”. Si è occupata specificatamente dell’Università degli Studi di Altamura con una tesi di laurea dal titolo “Scienza e tecnologia nel Regno di Napoli: l’università degli Studi di Altamura”. Inoltre ha conseguito un Dottorato in Storia della scienza presso l’Università degli Studi di Bari con un progetto di ricerca sulla diffusione scientifica In Puglia tra fine del settecento e l’ottocento e ha pubblicato una serie di saggi su “Luca de Samuele Cagnazzi professore di Fisica sperimentale e costruttore di Fisica e costruttore di macchine scientifiche per esperimenti sull’elettricità”, “La diffusione delle scienze nell’Università degli Studi di Altamura: un difficile percorso di affermazione”, “Uno scienziato nel Regio Studio di Altamura: Luca de Samuele Cagnazzi”, “Il Ragionamento filosofico intorno al Moto della terra e gli Elementi di fisica ad uso della Regia Università di Altamura” e “L’Università degli Studi di Altamura attraverso i Registri del Monte a Moltiplico”.
Domenico Rajola Pescarini, avvocato, discendente della famiglia Cagnazzi, gestore della omonima Dimora, attualmente laboratorio di attività legate alla storia del territorio circostante, già luogo di studi e laboratorio in cui l’arcidiacono Cagnazzi, eminente scienziato e politico, praticava i suoi esperimenti.
Arcangela Vicenti, presidente del Coordinamento Leonessa di Puglia, docente.
Giuseppe Dambrosio, presidente del Circolo delle Formiche, docente e autore di saggi di storia locale.
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