L’Amministrazione comunale di Altamura aderisce alla manifestazione regionale per la pace in programma sabato 22 ottobre, alle ore 10.00 (con raduno alle ore 9.30), in Piazza Prefettura a Bari. Anche questa volta, come nelle precedenti iniziative dedicate al tema della pace, è piena e convinta l’adesione alla manifestazione.
A tal proposito, nella seduta dell’11 ottobre il Consiglio Comunale ha approvato, all’unanimità, un ordine del giorno dal titolo “Tacciano le armi, negoziato subito! – Verso una conferenza internazionale di pace” con cui viene raccolto e fatto proprio l’appello diffuso dalla Rete Italiana Pace e Disarmo. Di seguito il testo dell’ordine del giorno.
Tacciano le armi, negoziato subito!
(Ordine del giorno approvato all’unanimità nel Consiglio Comunale dell’11 ottobre)
I sottoscritti Consiglieri Comunali,
premesso che
– ormai da diversi mesi si sta consumando una immane tragedia di cui non si intravede una fine; anzi, le notizie degli ultimi giorni portano a ritenere che si stia raggiungendo un ulteriore livello di scontro con il rischio di utilizzo di armi nucleari;
– le vittime principali di questa tragedia sono da una parte le popolazioni inermi dell’Ucraina e dall’altra i dissidenti e i democratici che vivono in Russia;
– allo stesso tempo, usando le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “l’Europa è un bersaglio di questa guerra. Ne sono sfidati i principi di civiltà, i valori che si sono affermati come-risposta dei popoli alla barbarie della Seconda guerra mondiale e delle dittature che l’hanno provocata”;
– la guerra non è la soluzione, ma una delle principali cause delle crisi che sempre più spesso ci troviamo ad affrontare; l’unica strada percorribile è perciò quella di continuare ad invocare la cessazione -di tutte le guerre -e il disarmo;
– negli scorsi giorni la rete Europe for Peace, costituita da centinaia di associazioni, gruppi, comitati, ha indetto una mobilitazione per i giorni 21, 22 e 23 ottobre pei esprimere vicinanza alle popolazioni colpite dalla guerra e per chiedere che il nostro Paese, l’Unione Europea e le Nazioni Unite si adoperino concretamente per favorire un negoziato avviando un percorso verso una Conferenza Internazionale di Pace.
Tanto premesso, il Consiglio Comunale aderisce all’appello diffuso dalla Rete Italiana Pace e Disarmo, di seguito riportato:
TACCIANO LE ARMI, NEGOZIATO SUBITO!
Verso una Conferenza internazionale di pace
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa ed ha già fatto decine di migliaia di vittime e si avvia a diventare un conflitto ,di lunga durata con drammatiche conseguenze per la vita e il futuro delle popolazioni ucraine, ma anche per l’accesso al cibo e all’energia di centinaia di milioni di persone, per il clima del pianeta, per l’economia europea e globale.
Siamo e saremo sempre dalla parte della popolazione civile, delle vittime della guerra in Ucraina e dei pacifisti russi che si battono per porre fine all’aggressione militare.
Questa guerra va fermata subito e va cercata una soluzione negoziale, ma non si vedono sinora iniziative politiche né da parte degli Stati, né da parte delle istituzioni internazionali e multilaterali che dimostrino la volontà di cercare una soluzione politica alla crisi.
Occorre invece che il nostro paese, l’Europa, le Nazioni Unite operino attivamente per favorire il negoziato e avviino un percorso per una conferenza internazionale di pace che, basandosi sul concetto di sicurezza condivisa, metta al sicuro la pace anche per il futuro.
Bisogna fermare l’escalation militare. Le armi non portano la pace, ma solo nuove sofferenze per la popolazione. Non c’è nessuna guerra da vincere: noi invece vogliamo vincere la pace, facendo tacere le armi e portando al tavolo del negoziato i rappresentanti del governo ucraino, di quello russo, delle istituzioni internazionali.
La popolazione italiana continua ad essere contraria al coinvolgimento italiano nella guerra e a chiedere che si facciano passi
concreti da parte del nostro governo e dell’Unione Europea perché sia ripresa con urgenza la strada dei negoziati.