ABC-GIF SFIDUCIA LA SINDACA E RITIRA I DUE ASSESSORI, IL PD SNOBBA L’ULTIMO CONSIGLIO, L’OPPOSIZIONE RACCOGLIE LE FIRME PER MANDARE A CASA TUTTI
Nel consiglio comunale di qualche giorno fa, è andata in scena una commedia di quelle drammatiche. Qualcuno ha fatto bene a ricordare che si tratta del “Macbeth” del grande Shakespeare, che tratta temi dell’ambizione umana e della sete di potere e delle conseguenze del male compiuto, tramutato in ossessioni e aggiungerei nel caso di frustrazioni. A mia memoria, non ricordo che nella storia politica della nostra città, sia mai successo che un partito per intero abbia mai sfiduciato il proprio sindaco, proveniente e fortemente voluto dalla stessa formazione. Un caso che farà storia e sarà oggetto di analisi. I fatti. In data 16 ottobre scorso con una “Lettera aperta” alla città e dal titolo “C’è ancora spazio per la mediazione?” ABC-GIF prendono “definitivamente le distanze dall’Amministrazione” e ne manifestano la sfiducia, condividendo la decisione dei due assessori(Galtieri e Fiore) di dimettersi. “Non possiamo, non abbiamo, non vogliamo assistere inermi e silenziosi di fronte a queste logiche che abbiamo sempre combattuto convinti che-non serve tenere le mani pulite se si tengono in tasca-”. Dove sta l’elemento di rottura? In una “delibera di giunta per acquistare degli uffici da destinare al servizio anagrafe all’esorbitante costo di € 2.700,00 al metro quadro (per una spesa complessiva di 2 milioni di euro) senza alcuna procedura di evidenza pubblica e con dubbi passaggi procedurali”. La sindaca Melodia a firma del resto della giunta risponde che “in merito ai rilievi sollevati, la Sindaca e la giunta precisano che non è stato effettuato alcun acquisto di uffici da destinare al servizio anagrafe nell’immobile in corso di realizzazione nel cosiddetto Parco degli ulivi. Piuttosto, l’atto di indirizzo approvato mira esclusivamente ad avviare il lungo iter di assunzione dei dovuti pareri della Corte dei Conti e dell’Agenzia del Demanio, per permettere al Consiglio Comunale, in quanto unico organo competente, di disporre di tutti gli elementi necessari ad approvare o meno l’acquisizione”. Quindi la delibera di giunta è solo un atto di indirizzo e non una procedura, come spiega nella risposta la Sindaca, per l’acquisto dell’immobile, che il documento di ABC-GIF mai cita per nome. Un atto di sfiducia per un atto non definitivo? Per così poco? E’ stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso? I non possiamo, non abbiamo, non vogliamo assistere….sono i forti segnali di frustrazione e ossessione(Macbeth) di quanto promesso e mai realizzato(il cambiamento e una città da cambiare era al centro) e soprattutto della disfatta dell’itera legislatura con la grande delusione di chi l’ha sostenuta e dell’intera città. Le scelte di rottura, vengono da lontano, come le divisioni interne alla formazione che ha espresso la Sindaca. I tre rimpasti, prima ancora l’azzeramento con la cancellazione, da parte dei vertici di ABC, della lista “libera Altamura” che aveva ottenuto due seggi, la formazione di fazioni pro Sindaca e contro nello stesso movimento, l’incapacità di costruire un clima di confronto a partire dal proprio interno e poi con gli alleati.
Perchè proprio ora a pochi mesi da fine legislatura? Per segnare il proprio posizionamento politico, per voler dimostrare che le responsabilità del fallimento,(aula studio, laboratorio urbano Port’Alba,incremento verde pubblico, miglioramento della viabilità, realizzazione di una vera rete museale) sono della Sindaca, quindi non più candidabile, e degli alleati, sordi a loro dire alle richieste di realizzare gli impegni. Incolpare sempre gli altri è certamente segno di narcisismo e scarsa empatia. Ecco il perché del clamore mediatico, invece di avviare un confronto interno e chiedere semplicemente la revoca della delibera. Ma il maggior motivo, quello che ha spinto di più alla rottura è la frustrazione, l’ossessione di vedere non solo cementificato il “Parco degli ulivi”, dopo dieci anni di battaglie e ricorsi, ma soprattutto vederlo riconosciuto con l’acquisto di un suo immobile. Il PD ha deciso di non partecipare al consiglio comunale, inviando l’ennesimo comunicato(anche questo segno di incomunicabilità e coraggio del confronto nella sede opportuna) nel quale sottolinea di attendere il chiarimento tra la Sindaca e il suo movimento e in attesa si astengono dal partecipare a tutte le attività istituzionali. La Sindaca in consiglio ha mostrato determinazione a non volersi dimettere, invitando i suoi ex alleati a mettere per iscritto le dimissioni per lo scioglimento del consiglio comunale. L’opposizione, dopo aver attaccato i dissidenti, per incapacità ad un confronto e per aver fallito il mandato elettorale, li hanno invitati ad andare insieme da un notaio a deporre la propria firma per mandare a casa tutti.
Michele Lospalluto.