IX EDIZIONE PRESSO L’ATRIO DEL LICEO CAGNAZZI. INIZIO CON M. PLACIDO
Il Festival promosso dalla Proloco di Altamura e realizzato con la collaborazione delle Associazioni Accademia Obiettivo Successo , Cine Club Formiche Verdi e di tanti volontari che lo rendono obiettivo di grande partecipazione. Quest’anno l’iniziativa è patrocinata dal Comune di Altamura, da Apulia Film Commission e Puglia Promozione. Questo appuntamento che si rinnova da nove anni, è diventato un luogo di ritrovo non solo di cinefili, grandi esperti di cinema, ma di semplici cittadini che amano ritrovarsi con amici e non, per visionare un bel vecchio film, approfondirne i temi con la presentazione e magari con la presenza dell’autore. Un’ambientazione che mi ricorda gli anni settanta, quando succedeva spesso che si organizzavano rassegne con presentazioni e con discussioni con l’autore, un clima che contribuiva a far crescere la cultura del cinema, che prima la TV e oggi le piattaforme, hanno fortemente modificato. “Il cartellone- scrivono gli organizzatori-tutto da scoprire, è un viaggio in Puglia attraverso territori, storie, idiomi e tradizioni locali, scorci e paesaggi inediti, che da scenari diventano attori protagonisti, specchi in cui il pubblico ritrova quello che la Puglia è in grado di ispirare. E in questo gioco di riflessi tra spettatore e spettacolo si moltiplica il senso di identità e comune appartenenza che questo Festival si propone di nutrire”.
La rassegna il primo luglio sarà aperta da Michele Placido, attore e regista pugliese di fama internazionale che ha portato la Puglia nel mondo, con il suo primo film da regista “Del perduto amore” nel quale Altamura fu scelta tra le ambientazione dello stesso. A cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, sarà ricordato con tre film restaurati dalla cineteca di Bologna, “Accattone”, “Mamma Roma” e il tanto discusso “Il Vangelo Secondo Matteo”, girato in parte a Matera, facendo conoscere al mondo i Sassi. “Dieci giorni di cinema all’aperto, dunque, ma non solo -sottolineano ancora gli organizzatori. – Dal film alle persone, dalle persone alle energie che esprimono il territorio, dalle energie alle imprese, dalle imprese allo sviluppo umano e collettivo, e di nuovo alle persone e alle piazze. L’arte filmica e la cultura muovono vettori di forze circolari, collocate e importantissime che, quando si incrociano, generano opportunità. Il Festival “Altamura al Cinema” è una di queste”. Nel manifesto il programma dei 10 giorni e buona visone.
Michele Lospalluto