Riapriamo e Dedichiamo il museo etnografico al grande protagonista della sua realizzazione
Lo chiamavano “il lupo della Murgia” ma il suo vero nome era Pierino Locapo. Si deve a lui al nostro compianto concittadino amato dall’intero territorio Murgiano se, Altamura, ha conservato e catalogato dopo averlo restaurato nel tempo un patrimonio straordinario di documenti ed oggetti che appartengono la nostra Civiltà Rurale di cui nel giro di pochi decenni si stavano perdendo le tracce. Fu lui per primo nel 1980 che fondò a sue spese, un primo museo della Civiltà Rurale con sede in via G. Vista per poi trasferirsi in via Maggio 1648 e poi in piazza Matteotti per poi confluire dopo la donazione dell’intera raccolta avvenuta nel 1992 al Comune di Altamura nella attuale sede del museo Etnografico dell’Alta Murgia in Piazza Santa Teresa nella sede dell’ex convento dei Teresiani ed ex carcere mandamentale e che fu inaugurato il 6 marzo del 2010. Pierino Locapo nasce ad Altamura il 2 gennaio del 1922 e coltiva per tutta la sua vita una passione viscerale per la nostra terra che diventa nel tempo una vera e propria missione che è riuscito a tramandare a diverse generazioni contaminandoli con valori ambientalisti e culturali che sono diventati sempre più radicati nel territorio facendo crescere la necessità di preservarla il più possibile integra nel tempo attraverso quello strumento straordinario rappresentato oggi dal parco naturale dell’Alta Murgia. Pierino Locapo è stato custode della ABMC di Altamura per diversi decenni durante il quale ha rappresentato un punto di riferimento e di conoscenza del territorio per molti giovani affamati come mai di conoscere la murgia in tutte le sue espressioni. Dalla lontano Minervino murge a Gioia del Colle è stato un attivo uomo di avventura scopritore e esploratore di posti come le cavità carsiche più isolate fino ad allora completamente sconosciute e inesplorate o lasciate alla sola conoscenza legate a suggestioni e leggende popolari. La sua espressione barbuta e spesso burbera lo rappresentava come una sorta di “Indiana Jones” di altri tempi. Tutti invece lo hanno sempre rispettato e conosciuto bene come una persona concreta e decisa nei suoi obbiettivi che ancora oggi sono da esempio per molti di coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo da vicino. Nel corso delle sue esplorazioni nel territorio raccoglieva quanto trovava in stato di abbandono, vecchi attrezzi agricoli, vesti mobili e ogni oggetto in via di sparizione che oggi sono un vero e proprio museo di memoria del nostro passato recente letteralmente investito da quella ondata che chiamiamo progresso ma che in alcune forme culturali vorremmo ritrovare nel nostro presente così controverso. Pierino Locapo, il nostro “Lupo della Murgia” ci lasciò il 26 dicembre del 2000. Oggi a distanza di 22 anni dalla sua scomparsa in molti pensano sia arrivato il tempo di riscoprire, pur in un contesto storico non certamente favorevole che ci sta rimettendo di fronte a nuovi e più decisi attacchi alla integrità ambientale dei nostri territori, il testamento culturale che Pierino Locapo ci ha trasmesso. Purtroppo questi intenti si scontrano con la realtà non è sempre in linea con le aspettative di tanti cittadini e turisti. Infatti rattrista notare come da molto tempo non si riesce a dare al Museo Etnografico dell’Alta Murgia tanto voluto dal suo “Lupo” è perennemente chiuso al pubblico e alla fruizione della Città affamata di spazi e luoghi dove poter svolgere una “centralità” nella politica culturale e di promozione locale. Le difficoltà gestionali alla base della chiusura sono storiche e mai pienamente affrontate in ambito amministrativo sin dalla sua inaugurazione. Normative sulla sicurezza dei luoghi e la necessità di adeguamenti sono sempre stati all’ordine del giorno. Tutto questo riteniamo non può rimanere ancora sospeso e indefinito ancora per molto. Sarebbe positivo ed apprezzabile per l’intera comunità altamurana rimettere in agenda della amministrazione comunale a pieno titolo quello della riapertura del Museo Etnografico e contestualmente pensare di intitolare l’intero complesso, in forma ufficiale, alla figura di Pierino Locapo, a titolo di riconoscimento storico di quanto ha fatto e lasciato come patrimonio “materiale” della cultura della Murgia. Un impegno a cui sarebbe bello trovare piena adesione da parte della politica che sia capace di riconoscere alle sue figure più emblematiche attraverso le azioni concrete un degno riconoscimento nella storia cittadina.
Michele Micunco – Per Altamura in Dialogo