Dalla consigliera comunale, Avv. Marica LONGO, riceviamo e pubblichiamo questo contributo alla discussione sul parco eolico.
Le energie alternative, rinnovabili e pulite sono il presente, proiettato verso un futuro sempre più lontano dalla combustione e dal fossile. In questo senso il territorio deve proseguire e in questa direzione prendono forma sempre più risorse nazionali e regionali. SI al fotovoltaico, Si all’eolico, Si alle comunità energetiche. Alla luce di questo presupposto imprescindibile e condiviso dagli organi istituzionali e dalla intera cittadinanza, ieri in consiglio abbiamo approfondito un progetto presentato al Ministero della Transizione Ecologica, come proposta del PNRR, e che prevede la realizzazione di un impianto eolico per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, costituito da 12 aerogeneratori, di notevoli dimensioni e con una potenza complessiva di 72 MW. Sul punto sono state rilevate osservazioni in ordine all’impatto ambientale, alla tutela del territorio e richieste valutazioni di individuazione di strumenti di mitigazione atteso comunque la necessità di energia rinnovabile. Nel dubbio c’è la conoscenza e sulla scorta di questo principio, il consiglio all’unanimità, a seguito di una prima discussione, ha formalizzato delle osservazioni che nella giornata di oggi, ultimo giorno, saranno notificate al Ministero. Le osservazioni contengono anche aspetti presentati dai confronti e dal dibattito che si sono avuti nella città in questi giorni da parte di associazioni, cittadini, tecnici. La prossima settimana il consiglio tornerà a riunirsi per confrontarsi sul tema con figure autorevoli e tecniche che possano consentire una riflessione più precisa e libera da preconcetti. A seguito dello stesso ed entro l’11 marzo saranno presentate osservazioni anche alla Regione Puglia. Queste tematiche sono importanti e sulle stesse i confronti, a tutti i livelli e con ogni figura professionale, sono necessari. Aiutano le istituzioni per supportare il territorio al fine di consentire scelte sagge, evitando “di guardare il dito, mentre il saggio indica le stelle”, come diceva un vecchio proverbio.