Anche quest’anno, nonostante le restrizioni ed i problemi che ancora questa pandemia ci sta portando, l’associazione fondata dal compianto Direttore Antonio Iervolino, ha voluto realizzare una Accademia in occasione del Santo Natale. L’attività dell’associazione non si è mai fermata, pur nel rispetto delle norme richieste: nella sede temporanea in via Continisio 14 sono state svolte comunque le lezioni pomeridiane in presenza, ed alcune sono state inviate via web. Il nostro desiderio rimane quello di far parte integrante di una scuola anche rispetto alla sede e, a onor del vero, grazie alla accoglienza della Dirigente dott.ssa Crapuzzi, da gennaio utilizzeremo anche un’aula del Circolo “IV Novembre”, messa a nostra disposizione. Il nostro desiderio è ancora più ambizioso, ovvero quello di poter svolgere tutta la nostra attività culturale in una sede scolastica vera e propria, più indicata allo scopo.
Ma torniamo all’Accademia che si è svolta il giorno 20 dicembre u.s. nella splendida cornice della Chiesa di san Domenico, offertaci dal Consiglio dell’Arciconfraternita del Rosario, nella persona del presidente prof. Giovanni Marvulli, a cui va il nostro ringraziamento. La rappresentazione, con il commento della prof.ssa Teresa Carretta, ruotava intorno a brani della poetessa Alda Merini, tratti dalla raccolta “Mistica d’amore” dedicata alla Madre di Gesù in cui ella dice “Quando il cielo baciò la terra nacque Maria”. Alcuni soci della scuola di teatro dell’associazione, diretta dalla prof.ssa Lisa Falagario, ne hanno recitati e messi in scena i versi della Merini, anche attraverso il burlesche, accompagnati dal suono dell’arpa di Francesca Loiudice e dalla coreografia della ballerina Maria Grazia Continisio. Un altro gruppo di soci cantori, della scuola di canto diretta da Laura Gurrado, ha fatto da sfondo, eseguendo brani dedicati a Maria. Nel coro vi erano anche delle giovani ragazze a completare l’armonia delle voci. Fra le canzoni eseguite le più note sono state “Vergine Madre” musicata dal maestro Frisina e con il testo del XXXIII Canto del Paradiso di Dante, e “Ave Maria Pagana” tratta dal Notre Dame de Paris di Riccardo Cocciante. “Oh happy day” è stato il canto che ha concluso la serata e con cui ci siamo scambiati gli auguri di Natale.
Questa rappresentazione è stata il modo migliore per pensare e pregare Maria in questi giorni che ci avvicinano al Natale, contemplandola nel presepe accanto al Bambino Gesù e a san Giuseppe.
Per noi che abbiamo partecipato a questa Accademia, attori, cantori, musicisti, artisti, coordinatori e organizzatori, è stato un momento di grande amicizia e fratellanza. Tale è lo scopo che si era prefisso il caro Direttore Iervolino, che sicuramente da Lassù continua a dirigere i nostri passi. Fare cultura è questo: conoscere e acquisire la maturità per migliorarsi nella personalità, nello spirito e, soprattutto per noi, nelle relazioni, in mille modi diversi; formazione da seguire a qualsiasi età.
Un grazie al contributo di tutti in questa direzione.
Ad majora.