Il 15 settembre scorso la maggioranza di centrosinistra, guidata da Rosa Melodia, dimissionaria, ha approvato l’assestamento di bilancio con 14 voti a favore(compresi i tre dissidenti del PD e quello della ex sindaca)e tre astenuti, Miglionico e Tafuni (pronti a salire sul carro della maggioranza) e Difonzo. Non hanno votato i due consiglieri di Italia in Comune, Lillo e Dibenedetto. Dopo l’azzeramento della giunta e le successive dimissioni della Melodia da sindaca, rassegnate il 6 settembre scorso, il clima politico si è fortemente arroventato e gli addebiti sono stati prima denunciati prima attraverso i documenti sottoscritti dai dissidenti del PD e di Italia in Comune. Questo clima, che certamente non ha contribuito a fare chiarezza, successivamente si è trasferito in consiglio, trasformandolo in un’arena da colosseo. E’ sotto gli occhi di tutti, anche dei più distratti, che questa maggioranza composita non è mai stata coesa sin dal suo insediamento. Le fratture non sono avvenute, come più volte ho avuto modo di sottolinere, solo tra le formazioni della maggioranza, ma anche al loro interno. L’epurazione (mi ricordano le purghe staliniane!) della lista “Libera Altamura” che ha espresso due consiglieri, facendoli confluire nel gruppo ABC, è stato il primo segnale di come si gestisce il pensiero critico o il dissenso, provocando la prima rottura. Successivamente è arrivata la seconda rottura, quella del gruppo di Enzo Colonna, fondatore del movimento ABC, che dopo aver contribuito alla elezione della Melodia, ha fatto nominare come assessore all’urbanistica la Cancelli di Foggia e si è, successivamente, allontanato dalla maggioranza tant’è che non si è candidato alle elezioni regionali, come era naturale che facesse. Ad oggi non ne conosciamo i motivi, su quel “non ruolo” che dichiara di non aver avuto dal dopo elezioni in poi. Anche le divisioni interne al PD, hanno avuto sicuramente forti ricadute sulla maggioranza. Le dimissioni del primo segretario, Gramegna, poi quelle di Biandolino (pare sulla nomina degli assessori di parte PD)a distanza di un anno dalla sua nomina e la successiva assegnazione della segreteria ad un vicario. In ultimo la divisione si è tradotta nel dissenso di tre dei cinque consiglieri, chiamati ragazzi, non consiglieri, considerati dei soldatini da mettere in riga, che hanno avuto il coraggio, andando controcorrente, di “dissentire rispetto a metodi e scelte di governo della città”. Le divisioni riguardano anche le altre piccole formazioni della maggioranza. Con questo quadro, dopo la rottura proprio sul bilancio e dopo aver ritrovato la maggioranza per la sua approvazione, la sig.ra Rosa Melodia, ritirerà le dimissioni, la cui data di scadenza è domenica 26 prossimo? Sembra, a partire dai numeri che hanno approvato il bilancio, compresi gli astenuti e da notizie su incontri per formare una nuova maggioranza, che la volontà di far finire naturalmente la legislatura ci sia, con l’obiettivo centrale, e forse unico, di realizzare e gestire i progetti esecutivi del Programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua)con i 40 milioni che arriveranno nelle casse comunali. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni, se la trattativa per una nuova maggioranza andrà in porto, anche in prospettiva delle prossine elezioni.
DOPO L’APPROVAZIONE DELL’ASSESTAMENTO DI BILANCIO LA SINDACA MELODIA RITIRERA’ LE DIMISSIONI?
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