Respinto l’appello della Tra.de.co s.r.l.
Il Consiglio di Stato si è pronunciato con due sentenze, la n. 4383/21 e 4384/21, sull’ordinanza emessa dalla Sindaca di Altamura Rosa Melodia il 7 maggio 2020 con la quale si ordinava la messa in sicurezza della discarica “Le Lamie”.
Il Giudice amministrativo, respingendo l’appello della Tra.de.co s.r.l., ha stabilito che l’ordinanza è stata legittimamente adottata nei confronti della società, soggetto gestore dell’area a cui è imputabile la condotta attiva e omissiva che aveva dato luogo all’adozione di misure cautelare in sede penali per fatti che sono rimasti pacifici anche in sede amministrativa, e che, altrettanto legittimamente, la stessa può essere diretta a qualunque soggetto, persona fisica (o giuridica) che risulti essere stata responsabile dello stato di abbandono del bene in quanto coinvolta nelle fattispecie di danno o di pericolo costante.
È stato, poi, nuovamente chiarito che sussiste la piena responsabilità di tutti “gli amministratori e di coloro che, pur essendo soci (non amministratori) hanno formalmente rivestito la carica di amministratori o di fatto si siano ingeriti nell’amministrazione della società”. Lo “schermo patrimoniale” della società, quindi, non protegge i soci. Il Consiglio di Stato, tuttavia, ha ritenuto – accogliendo parzialmente il ricorso dei soli soci e non della Tra.de.co s.r.l. – che sia necessario per il Comune svolgere una istruttoria per valutare il ruolo di ciascun soggetto coinvolto, distinguendo tra titolari di cariche effettive e soggetti che, pur non rivestendone, abbiano svolto o contribuito a svolgere compiti gestori partecipando attivamente alle decisioni e alla conduzione dell’attività di impresa per la discarica “Le Lamie”.
È stata, infine, riconosciuta la responsabilità di “diritto pubblico” anche della curatela fallimentare, pur in presenza dell’avvenuta restituzione del bene. In definitiva in entrambe le sentenze è stata condivisa l’impostazione difensiva del Comune messa in atto dall’avv. Giampaolo Sechi – pur con delle precisazioni rispetto ai soci della Tra.de.co s.r.l. – con pronunce che si presentano innovative e che confortano l’ente rispetto all’azione di tutela dell’interesse pubblico che si sta perseguendo.