Al vaglio dell’Amministrazione comunale incentivi
per le attività di somministrazione e per i privati
Entra in vigore, il 3 luglio, la Direttiva SUP (sigle-use plastic) che mira a vietare posate, piatti, cannucce, bastoncini cotonati, agitatori per bevande, aste per i palloncini e contenitori per alimenti in plastica.
La Direttiva SUP, adottata dal Parlamento e dal Consiglio europeo il 5 giugno 2019, rientra nella Strategia europea della plastica per un’economia circolare. La Strategia europea della plastica è un documento programmatico con cui l’Unione nel 2018 ha stabilito non solo di ridurre la produzione nonché il consumo di prodotti in plastica ma ha anche previsto che entro il 2030 tutti gli imballaggi in plastica nel vecchio continente siano riciclati. È stata recepita in Italia con l. 22 aprile 2021, n. 53.
La legge di recepimento italiana introduce due novità: la prima è l’inclusione esplicita dei bicchieri di plastica tra i prodotti monouso soggetti ad una riduzione dell’impiego equiparati alle tazze per bevande.
La seconda novità del decreto è l’apertura agli articoli monouso in plastica compostabile “certificata conforme allo standard europeo della norma UNI EN 13432 e con percentuali crescenti di materia prima rinnovabile” laddove “non sia possibile l’uso di alternative riutilizzabili ai prodotti di plastica monouso destinati ad entrare in contatto con alimenti elencati nella parte B dell’allegato”.
Nell’ottica di rendere l’economia locale sempre più circolare, è in fase di studio, da parte dell’Amministrazione comunale, la messa a disposizione di incentivi per le attività di somministrazione e per i privati per l’acquisto di prodotti “plastic free” o “zero waste”.
Intanto, ad Altamura, parte la sfida “Zero Waste” di 10 famiglie altamurane. L’iniziativa, promossa dall’assessorato all’ambiente del Comune di Altamura, è realizzata dall’associazione “Ripuliamoci”. 10 famiglie riceveranno un kit “rifiuti zero” per provare a produrre meno indifferenziata possibile. La sfida simbolica, sarà un banco di prova “social” e vuole promuovere scelte ecocompatibili nella routine quotidiana.