Internet è una realtà molto pericolosa per i bambini e per noi ragazzi perché le tue informazioni personali vengono rivelate a tutti coloro che le vedono. Dietro ai monitor ci può essere chiunque si spacci per ragazzi/e della tua età. Elencherò alcuni pericoli che si nascondono in rete:
Cyberbullismo: Ci sono molte persone che sono vittime di cyberbullismo. Consiste nel prendere in giro ragazzi innocenti e insultarli facendoli stare male (questo si svolge sempre attraverso la rete).
Pedofilia: Questo credo che lo conoscano tutti. Adulti con brutte intenzioni navigano sui social di ragazzi e fanno credere a tutti di essere dei ragazzi o ragazze che vogliono fare amicizia con le vittime. A questo giochetto ci cascano in molti, ma nel momento in cui lo scoprono i genitori, interviene la polizia.
Abbiamo posto alla dott.sa Marcella MONTEMURNO le seguenti domande
Dottoressa, che uso si dovrebbe fare dei social per evitare di cadere nella trappola del cyberbullismo?
I social di oggi rappresentano il diario di ieri. Sul proprio profilo si postano frasi celebri, pensieri, foto, giochi che descrivono chi siamo e quali preferenze, conoscenze e interessi abbiamo. Tutto quello che viene postato resta indelebilmente tracciato nella memoria di internet. Il primo passo per evitare i pericoli di Internet è comprendere i rischi che i minori potrebbero incontrare. Bisogna fare un uso corretto di internet. Il tempo di navigazione concordato con il genitore, massimo di un ora al giorno, permetterà al minore e al genitore di vivere l’utilizzo della rete come “viaggio virtuale” fatto di giochi, chat e messaggi con persone realmente conosciute. Inoltre il genitore dovrà attivare i confini della rete attraverso il filtro famiglia. E’ importante osservare le regole date dalla polizia postale per evitare di incorrere in situazioni di pericolosità.
In quale modo si riconosce e si combatte la pedofilia sulla rete?
Esiste un fenomeno chiamato “Grooming”, il cui significato è: adescamento in rete. Tutto ha inizio da una prima fase di conoscenza, nel quale il minore “concede l’amicizia” ad una persona adulta, sconosciuta che inizia a “prendersi cura” del mondo psicologico del minore. Ascolta il minore, raccoglie i suoi interessi, i suoi hobby, le sue passioni, i suoi problemi, le sue fragilità e crea un rapporto di esclusività. In questa relazione virtuale si innescano meccanismi di segretezza che condurranno il minore in situazioni pericolose per la sua persona. Evitate di trascorre del tempo in rete con persone sconosciute. Fate in modo che internet diventi il trampolino della vostra curiosità e non la cella del vostro pericolo. Fate in modo che ci sia sempre un adulto vicino a voi che vi guidi nelle attività della rete. Internet è un buon strumento da usare in modo intelligente.
Amelia ANGELASTRO