17 gennaio “ giornata mondiale della pizza”, oggi un prodotto nazionale e ultimante molto diffuso nel nostro territorio. Per parlarne voglio presentavi una realtà presente nel nostro comune che ha fatto della pizza un mezzo di inclusione per ragazzi diversamente abili; Antonio Tirelli della Soc. Coop. Memory Cafè Onlus che ha aperto ad Altamura “ Nonna Terè”
Perché chiamarla “Nonna Terè”? Tanto tempo fa ad Altamura, viveva una donna che aveva 16 figli . Aveva una lontana parente, una ragazza che era sempre sola, perchè la sua famiglia la rinchiudeva in casa e non voleva che le persone vedessero la sua “particolarità”. La signora ogni giorno andava fin sotto la casa di questa ragazza ad implorare i genitori di farla scendere, perché voleva portarla in macelleria per offrire un lavoro. Questa signora si chiamava Teresa, il nostro progetto è dedicato a lei. Il vostro è anche un progetto di inclusione e inserimento lavorativo per ragazzi diversamente abili? Ce ne parli La cooperativa Memory Cafe ONLUS, che gestisce Nonna Tere’ si occupa di inserimento lavorativo di ragazzi diversamente abili, il progetto nonna tere’, nella fattispecie, è rivolto essenzialmente a ragazzi con disabilità intellettiva, i quali, con adeguati strumenti di psicoeducazione, rinforzi e azioni sul campo, imparano tutto quello che riguarda l’ambiente ristorativo, in base ai loro ruoli specifici. Abbiamo ragazzi con sindrome di down, con sindrome di Williams, con ritardo cognitivo moderato-severo e ragazzi autistici; ma come ripetiamo sempre, nel nostro locale lavorano esperti della ristorazione e ragazzi diversamente abili, questi ultimi non vengono riconosciuti, perche sono bravi esattamente come i primi!
Chi è stato il vostro maestro?
Per il nostro progetto siamo stati fortunati, abbiamo chiesto aiuto ad uno dei massimi esperti di pizza e panificazione del sud Italia, Paolo Priore, ha dato la possibilità a me , assieme ai nostri ragazzi speciali, di frequentare uno dei suoi corsi in Accademia.
Come ha risposto il territorio di Altamura alla vostra iniziativa?
Devo dire che i primi giorni sono stati un incubo, abbiamo avuto settimane in cui per trovare posto da noi il sabato bisognava prenotare dal lunedì precedente, perche i posti si esaurivano subito, sicuramente non abbiamo la capienza da poter ospitare 300 persone, ma comunque la gente era veramente tanta, la cosa più sorprendente, ma che immaginavamo già, riguarda la risposta dei nostri ragazzi speciali, impeccabile! Anzi, spesso quello che commetteva degli errori ero io e i ragazzi mi correggevano continuamente!
Nonna Terè
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BRAVI RAGAZZI