Intervista alla Dott.ssa Annunziata CIRROTTOLA, Assessore ai servizi sociali di Comune di Altamura
Senza dubbio chi ha avuto un gran da fare durante l’emergenza da coronavirus ancora imperversante , e ultimamente ancor più severa nella nostra città, è stato oltre che la prima cittadina, una sua collaboratrice, l’Assessore ai Servizi sociali, Annunziata CIRROTTOLA. Poiché non sono mancate rimostranze riguardanti la tempistica degli interventi e la loro portata, abbiamo posto all’interessata alcune domande a proposito e cortesemente ci ha così risposto.
1 . Durante questa emergenza pandemica, quali sono state le misure economiche messe in atto per sostenere famiglie e categorie che hanno maggiori difficoltà?
L’amministrazione comunale fin dall’inizio di questa emergenza pandemica ha fatto il possibile per aiutare i nuclei familiari in condizione di fragilità sia attraverso strumenti già disponibili come contributi economici straordinari e poi provvedendo tempestivamente alla distribuzione degli aiuti straordinari provenienti dalla Stato centrale. Complessivamente, tra aprile e giugno, circa 2.500 nuclei familiari sono stati raggiunti dal Comune attraverso i buoni spesa di importo variabile tra 100 e 500 euro, in base al numero dei componenti delle famiglie. Sono state utilizzate risorse provenienti dallo stato, dalle regioni ma anche da donazione di privati cittadini. In questi giorni ci stiamo organizzando per la distribuzione di ulteriori buoni spesa grazie al finanziamento di € 631.000,00 messo a disposizione dal governo centrale. L’amministrazione si è fatta promotrice di una rete di solidarietà per portare aiuti alimentari a chi è in difficoltà, attraverso la “Campagna della spesa sospesa” in collaborazione con la Caritas e la Protezione civile. E’ nata una collaborazione straordinaria tra i servizi sociali e queste Associazioni di volontariato operanti sul territorio, non solo per la raccolta e la distribuzione dei pacchi alimentari ma anche per la consegna spesso a domicilio degli stessi.
2 . Non sempre le abitazioni famigliari sono un luogo sereno e sicuro per tutti. Alle volte diventano luoghi di violenza, soprattutto per donne e minori. Come sta intervenendo il l’Amministrazione comunale per aiutare queste persone?
Già da ottobre del 2019 l’Ambito territoriale che vede come capofila Altamura, è in convenzione con il Centro Antiviolenza “Liberamente”, a supporto delle donne vittima di violenza. Si tratta di un servizio che ha aggiunto valore a quello che già fanno i servizi sociali che monitorano quotidianamente la situazione di tanti nuclei familiari a rischio, attivando spesso il servizio di Assistenza educativa domiciliare, con l’inserimento di minori fino a 13 anni nei Centri diurni per minori esistenti sul territorio comunale. Il nostro Comune può vantare anche l’attività di un Centro diurno ricreativo per minori che, nonostante, le difficoltà del momento, cerca di proporre ai tanti minori iscritti attività ricreative e culturali.
Siamo, inoltre, al secondo anno di attività dell’asilo nido comunale che accoglie 53 bambini da 3 a 36 mesi di vita.
- Alcuni docenti lamentano la diserzione dalla lesioni in DAD di molti alunni che non disporrebbero di idonea strumentazione tecnologica.
L’Amministrazione Comunale quale contributo ha potuto e potrà fornire perché questi ragazzi siano dotati di tali strumenti didattici?
Il problema della necessità di strumentazione tecnologica per la DAD è stata presa in considerazione dal Comune che, dopo attento monitoraggio, cercherà di intervenire anche promuovendo la donazione di strumenti in disuso da parte di privati o di enti pubblici. Senza dimenticare che il problema era più sentito all’inizio della pandemia, perché intanto il Ministero dell’Istruzione ha messo a disposizione delle scuole risorse consistenti per l’acquisto di device da dare in comodato d’uso agli alunni. - Sicuramente sono stati fatti dei rilevamenti statistici sulla e sulle povertà che affliggono molti nostri concittadini. Quale scenario presentano? E quali interventi l’Ente Comune adotta per garantire un sostegno economico e per favorire l’inclusione sociale a prescindere dalla contingenza pandemica?
I nuclei in carico ai servizi sociali del Comune di Altamura sono circa un migliaio e si tratta di famiglie in cui il disagio sociale è causato da una povertà economica e assenza di un reddito continuativo e adeguato. A tutto questo si aggiungono povertà culturali che rendono complicato l’affrancamento dal disagio da parte delle famiglie. Sicuramente le forme di sostegno come il reddito di cittadinanza e il reddito di dignità rappresentano un valido ammortizzatore contro l’acuirsi di povertà esistenti o il comparire di ulteriori povertà. Chiaramente gli interventi economici da parte del Comune ci sono, ma sono assolutamente residuali rispetto agli interventi statali e regionali per una questione di disponibilità delle risorse. L’impegno di servizi sociale è costante e continuo anche nell’indirizzare gli utenti verso le forme di sostegno al reddito offerte anche da parte di altri enti. - In alcuni comuni del nostro territorio, i fruitori del reddito di cittadinanza sono impiegati in piccoli lavori socialmente utili. È uno strumento utilizzato anche dal comune di Altamura?
Il comune di Altamura, in quanto capofila dell’ambito territoriale, sta attivando progetti per l’inclusione sociale a cui avviare sia i percettori di reddito di cittadinanza e quelli che fruiscono del reddito di dignità. E’ stato pubblicato un avviso pubblico per manifestazione d’interesse il 19/10/2020 per la presentazione da parte di Soggetti Pubblici e Privati di progetti di inclusione sociale. Si tratta di un avviso pubblico ancora attivo, per cui lancio un appello per la presentazione di progetti da parte sia di privati che di associazioni, di cooperative di enti pubblici, comprese le istituzioni scolastiche, in cui utilizzare, per lavori socialmente utili, i destinatari di queste forme di sostegno al reddito.