Sulle tematiche ambientali e sugli interventi urbanistici che si intendono mettere in atto nella nostra città abbiamo posto delle domande all’Avv. Marica LONGO, Presidente della Commissione consiliare Lavori Pubblici e Urbanistica. Così ci ha risposto:
- Presedente Longo, comincio con una domanda, che suona quasi un pettegolezzo, sulla commissione consiliare da lei presieduta: ha dato prova di efficienza o ha fatto da premessa o da cassa di risonanza della caciara in cui ha guazzato in molte occasioni il consiglio comunale che è guidato da un’altra logica politica?
La prima commissione, composta da quasi tutti i rappresentanti delle forze politiche, ha, da subito, dato prova di efficienza, efficacia, autonomia e entusiasmo, lavorando su veri tavoli di confronto, caratterizzati da idee che vengono scambiate in maniera adamantina senza guardare la provenienza politica o il colore del consigliere che la esprime.
La commissione è la prova che si può lavorare insieme (maggioranza e opposizione) con intelligenza e nell’interesse del territorio mantenendo toni moderati che, seppur talvolta animati dalla passione politica, restano rispettosi ed educati, senza degenerare in caciara. Al netto del lavoro sulle proposte consiliari, la commissione ha più volte dato impulso a iniziative e ordini del giorno autonomi. Noi consiglieri, siamo sentinelle della città, raccogliamo richieste, critiche ed esigenze dei cittadini e per questo cerchiamo, nei limiti delle nostre competenze, di utilizzare la commissione come viatico per l’esecutivo o tavoli di lavoro per il consiglio. - Cosa prevede il piano della viabilità e della mobilità interna? C’è la volontà politica di procedere alla sua attuazione o ci sono delle resistenze?
Nel 2018, a seguito di un bando pubblico, il Comune di Altamura ha assegnato la redazione di un Piano della mobilità sostenibile (cd. PUMS).
Trattasi della possibile realizzazione della “città che tutti vorremmo”. E’ un piano che risponde a diversi obiettivi: mobilità lenta, sostenibile, priorità pedonale e ciclopedonale con riduzione veicolare, abbattimento delle barriere architettoniche, sostenibilità ambientale e miglioramento dello stile di vita dei cittadini. Questo grande piano comprende diverse tappe. La prima, approvata nell’ultimo consiglio comunale, è il Piano della mobilità ciclistica e ciclopedonale che prevede: il potenziamento della rete ciclabile nel territorio comunale, interventi di messa in sicurezza delle strade, delimitazioni di ztl e aree pedonali (potenziamento parcheggi).
In sostanza la pianta urbana del nostro territorio è stata sezionata in linee colorate di reti ciclabili e ciclopedonali che attraversano l’intero territorio interconnettendo punti nevralgici, definiti attrattori, individuati in scuole, ospedali, uffici comunali, luoghi turistici, in modo da consentire percorsi “casa scuola” “casa –uffici pubblici” e così via. A tal riguardo la commissione esaminando la proposta ha indicato quale attrattore: VIA GRAVINA, area industriale, frequentata da lavoratori ma soprattutto caratterizzata dalla presenza di attività produttive e commerciali. Necessita di una sistemazione dell’assetto viario e l’apertura di alcune strade da prg, in modo da impedire l’ingresso dei mezzi pesanti nel centro abitato.
Un altro punto nevralgico è la zona artigianale, che deve essere resa fruibile e sicura per i molti cittadini e podisti che la frequentano.
La realizzazione di questo piano si avrà sfruttando poste di bilancio comunale o eventuali finanziamenti europei, nazionali e regionali. I tempi di realizzazione (breve medio e lungo termine) variano a seconda dell’intervento, della conformazione della strada, della necessità di aprire nuove strade da PRG. - Pensate di fare in tempo ad attrezzare le strade della nostra città in modo adeguato perché i cittadini, (pare siano numerosi!), approfittando del buono mobilità, possano acquistare e usare mezzi di mobilità, nello specifico bici e monopattini elettrici, per contribuire a disinquinare la nostra città?
La commissione sta continuando a lavorare sulla mobilità e sicurezza stradale. In particolare sugli indici di sicurezza: rallentatori, strisce pedonali rialzate, segnaletica orizzontale e verticale, rotatorie, che per essere realizzate non devono attendere i tempi del PUMS. Abbiamo approvato in consiglio la realizzazione rotatorie, di concerto con città metropolitana e regione, che sistemano l’assetto viario di alcune zone, rendono sicuri incroci, talvolta luogo di incidenti stradali. Le aggiungo che, in virtù di questo, quando giungono proposte di urbanistica, lottizzazioni, varianti, teniamo sempre ben a mente il miglioramento della viabilità, prima della approvazione e talvolta abbiamo accompagnato le proposte da raccomandazioni che prevedano il completamento di rotatorie. Avere un piano significa proprio questo: cogliere sempre l’occasione per procedere con una visione di insieme che permetta anche a proposte di urbanistica di non essere lette in maniera univoca ma in toto.
4) E sul fronte del verde pubblico siamo con piedi e mani in cantiere o ancora sul piano dei propositi?
Questo è un tema dal quale non si può esimere, soprattutto in questo periodo e soprattutto dopo tutti gli allarmi che l’ecosistema ci sta dando.
E’ stata lanciata la sfida anche dal Partito Democratico: 70.000 alberi nel nostro territorio, uno per ogni cittadino.
Il regolamento di adozione delle aree verdi e gestione degli spazi comunali prevede proprio la possibilità di garantire verde in aree pubbliche anche tramite la importante sinergia pubblico privato, accompagnati da interventi medio grandi che vedono intere zone adibite al verde pubblico. Il PUMS prevede e progetta aree e parchi urbani per una città a impatto 0 .