Il livello del dibattito politico all’interno e fuori del Consiglio comunale di Altamura negli ultimi giorni sta precipitando in modo preoccupante. Le donne sono nuovamente il bersaglio di offese discriminatorie e sessiste. Sono interpellate come “signore” e “signorine”, invece che con i loro titoli di studio o dei ruoli professionali e istituzionali che ricoprono. Si allude in modo ironico o colpevolizzante alla loro vita privata, al loro essere o non essere sposate, al loro essere o non essere madri, al loro modo di vestire. Mai invece da questi politici, che nelle istituzioni cercano solo una facile tribuna, le donne sono menzionate per i risultati che ottengono: dietro queste scelte linguistiche c’è quasi sempre la solita vecchia idea: quella che la politica, specie nei luoghi decisionali, non sia per donne.
Eppure abbiamo la speranza che questo modo di parlare abbia stancato e avvilito le cittadine e i cittadini di Altamura.
Come donne e uomini che credono nell’eguale diritto di rappresentanza e nelle pari opportunità, esprimiamo un biasimo per i toni inaccettabili con cui la dialettica politica è degradata ad offesa delle persone, invece di essere confronto costruttivo sui temi.
Vogliamo, per questo, esprimere la nostra solidarietà alla sindaca Rosa Melodia e alle donne che ad Altamura ricoprono ruoli istituzionali per le parole che sono state loro rivolte, e a tutte le donne che nella società e nei diversi livelli – dai Comuni alle Regioni al Parlamento – sono state e spesso ancora sono oggetto di offesa.
Chiediamo a tutte le forze politiche e ai loro leader di prendere le distanze da tutte le forme di linguaggio non appropriato e a sfondo sessista.
Non è infatti solo una questione di “etichetta”. Amplificate dai mass media, simili affermazioni diventano sostanza in un Paese in cui un terzo delle donne nel corso della vita subisce violenza verbale o fisica, in cui proliferano le differenze di genere nei salari e crescono i femminicidi. Il linguaggio finisce per legittimare, inevitabilmente, la discriminazione delle donne nella società, nel mondo del lavoro, nelle istituzioni, nella vita politica. Ogni offesa verbale è un arretramento rispetto ai molti sforzi fatti affinché si raggiunga una parità intesa come possibilità di incidere e cambiare la società e come possibilità di mettere il proprio talento e la propria intelligenza liberamente al servizio dello sviluppo economico, sociale e politico della nostra città e del nostro Paese.
È possibile aderire firmando la petizione online ” Basta sessismo nella società, nel mondo del lavoro e nella vita politica a partire da Altamura ” (http://chng.it/2dDZxPJghD)
In allegato il testo dell’appello e l’elenco delle firme delle prime donne che ad oggi hanno sottoscitto l’appello e che invitiamo anche a firmare la petizione.
Segue elenco delle prime oltre 100 donne che , a titolo personale, hanno firmato l’appello.
Seguiranno adesioni di altre donne e uomini a titolo personale o in rappresentanza di gruppi organizzati ( Associazioni, partiti , movimenti).
Anna Acquaviva, Rita Angelastri, Franca Basile, Annamaria Berloco, Francesca Berloco, Maria Pia Berloco, Elena Bianchi, Stella Caldara, Antonella Calia, Giovanna Calia, Mirella Campochiaro, Angela Cannito, Annunziata Cappiello, Lucia Cappiello, Annamaria Capurso, Anna Caputo, Claudia Carlucci, Vanda Castellano, Angela Castoro, Sabatina Ceglie, Grazia Ciccimarra, Anna Cifarelli, Annunziata Cirrottola, Rosa Cirrottola, Cesarina Clemente, Luigia Clemente, Teresa Clemente, Maria Colamonaco, Licia Colonna, Anna Cornacchia, Claudia Cornacchia, Celestina Corradino, Flavia D’Alessandro, Delia De Luca, Marianna Dibenedetto, Vita Crapuzzi, Sandra Creanza, Serena Dambrosio, Anna De Lorenzo, Adriana De Santis Rajola, Paola Di Gesù, Maria Antonietta Di Mase, Bianca Maria Dimaio, Concetta Eramo, Elisabetta Falagario, Maria Ferrulli, Licia Fiore, Margherita Fiore, Caterina Fiorino, Serena Forte, Rosanna Galantucci, Anna Genco, Maria Gesualdo, Annamaria Gnurlandino, Anita Granata, Caterina Guerrieri, Rachele Gurrado, Henriette Jacob, Franca Laurieri, Mariagrazia Lepore, Anna Lillo, Margherita Lillo, Rosa Lillo, Annarosa Loiudice, Floriana Loiudice, Tina Loiudice, Luciana Loizzo, Marta Loizzo, Paola Loizzo, Marialisa Lomurno, Marica Longo, Agnese Lore’, Anna Lorusso, Arcangela Lorusso, Marianna Lorusso, Maria Lospalluto, Gianna Loviglio, Lucia Loviglio, Daniela Maffei, Annachiara Mariani, Angela Masi, Claudia Mazzilli, Sissi Mirizzi, Maria Minei, Clara Montemurno, Loretta Moramarco, Maria Moramarco, Tiziana Moramarco, Daniela Moretti, Nuria Nuzzi, Franca Pallotta, Pasqua Panaro, Maria Papangelo, Teresa Pellegrino, Pasquina Pepe, Lucia Perrone, Teodora Perrone, Annamaria Pesce, Raffaella Petronelli, Francesca Petruzzelli, Rosa Pinto, Tina Pinto, Maria Popolizio, Rosanna Popolizio, Francesca Quattromini, Enza Rella, Irene Rella, Martina Ricciardi, Domenica Ricco, Teresa Rifino, Maria Rizzotti, Nancy Rizzotti, Maria Romano, Domenica Rutigliano, Maria Sardone, Marta Santoro, Elena Saponaro, Angela Siciliano, Carmela Siciliano, Elisabetta Siciliano, Anna Simone, Serenella Siriaco, Angela Squicciarini, Maria Squicciarini, Vittoria Tafuno, Beatrice Tancredi, Vita Tricarico, Katia Triggiani, Liliana Ventricelli, Biagia Ventura, Arcangela Vicenti, MariaLuisa Vicenti, Patrizia Virgintino, Vincenza Viscanti, Emanuela Vulpio, Rosa Vulpio, Lilli Zaccaria.