Quando parliamo di politica dobbiamo associare questo termine all’impegno verso il bene comune che riguarda tutti, compito imprescindibile dei partiti politici e delle istituzioni. Essere capaci di ascolto, di dialogo e di confronto con tutti, avendo rispetto delle persone e delle loro idee è l’unica strada che può coinvolgere i cittadini alla cosa pubblica perché là dove sussiste un confronto anche acceso di idee e di proposte tra le diverse forze politiche si può intravedere l’occasione per costruire il bene comune nella nostra comunità. L’incontro con la nostra sindaca Rosa Melodia e la esaustiva chiacchierata che ne è derivata va a confermare quella passione di farsi portavoce delle esigenze di una comunità in un dinamismo collaborativo. A lei vanno i miei ringraziamenti insieme agli auguri di un lavoro proficuo.
D.A due anni dalla sua elezione a sindaco della nostra città, può tracciare un bilancio della attività amministrativa che è riuscita a mettere in campo?
R. Tante cose sono state realizzate in questi due anni. Noi abbiamo come stella polare nell’azione amministrativa il programma elettorale e quindi le linee programmatiche, tradotte in capitoli di spesa, la strada da seguire. Abbiamo così cominciato a porre in essere alcuni obiettivi che ci siamo dati come recuperare i fondi per la rigenerazione del centro storico, la sistemazione delle strade, l’avvio dei lavori per la palestra scuola Padre Pio, la progettazione del Polo Scolastico e del Polo dell’ Infanzia nel quartiere Trentacapilli, la costituzione del DUC (Distretto Urbano del Commercio), la redazione del PUMS(Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), la pubblicazione del bando Start Up, il bonus bici. Abbiamo ottenuto il riconoscimento di città d’arte e turistica, questo ci aiuterà a partecipare ad ulteriori bandi e ad avere un bigliettino da visita per attirare turisti. C’è un dialogo costante con associazioni, imprenditori, artigianato, abbiamo provveduto a far funzionare e ad aprire il primo asilo nido bloccato dal 2016, l’appalto per la gestione di Santa Croce, stiamo intervenendo nel rifare il manto stradale compreso il blinder per le strade a maggior percorrenza , siamo in dirittura d’arrivo per la rivalorizzazione della villa comunale ed è imminente il rifacimento di Via Manzoni che necessita di un lavoro ben più complesso.
D. La consiliatura Forte, ancorché breve e finita nel modo che tutti sappiamo, si era presentata come pervasivamente medializzata . Lei per la sua ha preferito un profilo più basso e più riservato che ha potuto far credere ad una stasi amministrativa o per lo meno ad una ingiustificata lentezza. E’ una forma di remora personale all’apparire o è una scelta metodologica di politica amministrativa?
R. E’ una questione caratteriale. Ho messo innanzitutto a disposizione dei cittadini la mia onestà e sto lavorando per lasciare dei percorsi, rinuncio a momenti mediatici di rappresentazione personale per un lavoro metodico all’interno della casa comunale. Questo non significa che sono assente anzi incontro molta gente, non mi sottraggo a nessuna richiesta di incontro per avere l’opinione collettiva e le esigenze dei cittadini molto presenti. Non amo la sovraesposizione perché significa mettere in rilievo il ruolo e qui si lavora spalla a spalla quindi non si tratta assolutamente di scelta metodologica ma amo per natura un profilo più riservato.
D. Ha ereditato un contratto, quello per la raccolta e lo smaltimento dei RSU che è diventato operativo proprio all’inizio del suo mandato. Non pochi sono stati i disagi e i disservizi che i cittadini hanno dovuto sopportare e qualcuno lo sopportano ancora. Intende apportare dei correttivi a quel contratto o le sta bene così com’è? E, comunque, ha da rimproverare qualcosa alla ditta appaltatrice?
R. La ditta appaltatrice ha cominciato la sua attività il 16 febbrao 2018, qualche mese prima del mio insediamento, purtroppo non ha rispettato la sua tabella di marcia ed io mi sono trovata in una situazione difficilissima, sola non avendo ancora la giunta quindi ho dettato i tempi di marcia. Intendo cambiare qualcosa sì ma non ho la possibilità di cambiare l’appalto che riguarda 7 comuni. Stiamo valutando di togliere un ritiro di indifferenziata e con l’economia di questo passaggio fare il ritiro porta a porta per le case sparse. Per quanto riguarda le responsabilità non si può addurre tutto alla ditta ma alle condizioni d’appalto quindi alle indicazioni che il Comune ha fatto alla Consip già a partire dal 2012. Certamente molte cose sono cambiate, nel numero degli abitanti e nell’estensione del territorio altamurano e questa grandezza crea non pochi problemi che dovevano essere considerati a monte. C’è un dialogo sempre aperto con la società anche se non sempre pacato. Accade che quelli che appaiono disservizi sono servizi a pagamento e siccome tutto quello che riguarda i rifiuti è a carico dei cittadini, cerco, per non far aumentare la TARI, di tamponare da una parte e dall’altra come una buona madre di famiglia. Poi c’è un problema che riguarda la tassa che nasce dalla decisione dell’ AGER ( Agenzia regionale sui rifiuti) che impone il luogo di trasferenza dei rifiuti che da luglio a fine settembre ad esempio è Cerignola e questo significa maggiori costi per il trasporto e conferimento. Sarebbe tutto più semplice alzando le tasse ma mi sto sforzando di trovare soluzioni per venire incontro alle esigenze senza pesare troppo sulle tasche delle cittadine e dei cittadini.
D. Le è toccata una sorte ingrata, quella di dover gestire una situazione assolutamente inedita e drammatica, a tratti tragica. La cittadinanza ha vissuto momenti di grande smarrimento con un sindaco in quarantena e il Comando locale dei Vigili non operativo. Come l’ha vissuta? Pensa che la macchina burocratica comunale avrebbe potuto e dovuto fare di più e meglio? E non crede che bisogna incrementare la vigilanza sulle misure cautelative alla luce di quanto sta accadendo per limitare i nuovi casi di contagio?
R. Un periodo davvero inedito, epico che ci ha visto lavorare in solitudine perché abbiamo dovuto svuotare la casa comunale così come dettato dai decreti di mettere in ferie gli enti pubblici e/o in smart working i dipendenti comunali . I sindaci sono stati recettori di una serie di normative statali, regionali spesso contrastanti fra di loro, io ho preso decisioni autonome come chiudere i mercati giornalieri, i distributori di bevande self service h24, il comando di Polizia Locale e la minaccia della chiusura dell’ospedale , prese di posizioni forti in un momento di grave difficoltà della nostra città. Prendere delle decisioni per tutti non è stato facile e credo di aver sempre operato anche in quarantena condividendo con la cittadinanza le preoccupazioni, il dolore per le perdite e la gioia per coloro che sono guariti. Mi sono sentita sostenuta perché c’è da dire che gli Altamurani si sono adeguati alle norme, non posso dire altrettanto in questo periodo in cui ci sono misure restrittive in alcuni ambienti e massima libertà in altri, quindi tutta una contraddizione in essere che crea disagio nonostante i controlli. Non si comprende che quando il legislatore parla si rivolge agli enti pubblici e al sindaco perché faccia rispettare le norme ma è chiamata in causa la responsabilità individuale perché la salute, prima che collettivo è un problema personale. Il Comune ha messo a disposizione una tensostruttura per facilitare l’esecuzione di tamponi e, alla luce dei casi positivi verificatisi al rientro delle vacanze, sento il dovere di rivolgermi ai giovani e non solo raccomandando caldamente di non tralasciare le indicazioni primarie di prevenzione come mascherina e distanza ma misurarsi spesso la temperatura, questo è un impegno sociale che parte dalla responsabilità individuale.
D. Nella incertezza generale, per i sindaci e i dirigenti scolastici si avvicina un appuntamento molto impegnativo: l’avviamento dell’anno scolastico in presenza per tutti gli alunni di ordine e grado. Sul piano della logistica e della dotazione strumentale come sono messe le scuole altamurane e non solo quelle che ricadono sotto l’amministrazione comunale?
R. C’è un dialogo costante e fitto soprattutto con le scuole elementari e medie , gli altri dialogano con la Città Metropolitana ma spesso si intersecano gli interessi. Ci stiamo impegnando a trovare altri luoghi ,ringrazio il Vescovo che ha dato parere favorevole all’uso di aule delle parrocchie, vedremo anche presso spazi comunali. Gli interventi sono tanti come l’abbattimento di muri , lo smaltimento dei banchi perché entro il 7 devono arrivare i nuovi ,difficile fare i doppi turni per l’assenza del personale scolastico, bisogna rivedere l’appalto della mensa che necessiterà di più protocolli di sicurezza. L’assessore Perrone e altri settori del Comune si sono messi a disposizione dei dirigenti scolastici per trovare soluzioni quanto più adeguate.
D. Ultimamente si è chiuso un accordo di maggioranza per il rimpasto di giunta. Questa sorta di staffetta faceva parte di accordi elettorali o è stata determinata da dissidi nella maggioranza nel frattempo scoppiati?
R. Non faceva parte degli accordi di maggioranza ma ci siamo trovati davanti ad un fatto compiuto, cioè la nascita di una nuova formazione politica che ha rivendicato una rappresentanza in giunta. La sottoscritta non è rimasta sorpresa dalla richiesta di una rivisitazione dell’ assetto di giunta però ha seguito i suoi tempi. Non è stato traumatico, l’impostazione di questa amministrazione rimane quindi ben venga il nuovo assetto di giunta, i cambiamenti non mi sconvolgono ,anzi li ritengo un momento di crescita. L’importante è dialogare con razionalità, pazienza, pacatezza nel rispetto di un ruolo che ora con maturità ricopro senza rinnegare quella passionalità che mi ha caratterizzato e che vive sempre dentro di me.
Grazia LORUSSO